Sconti per la ristrutturazione della casa anche dei familiari: tutti i lavori che si possono fare con la Legge 104

I titolari di Legge 104 possono richiedere sconti anche per ristrutturare la casa dei familiari soddisfacendo precise condizioni. 

La normativa prevede che la Legge 104 possa essere sfruttata per risparmiare sui lavori di ristrutturazione ma occorre conoscere limiti e requisiti per evitare di commettere errori. Ristrutturare casa è un impegno alquanto oneroso eppure è una necessità per tante famiglie. Arriva un momento in cui bisogna mettere mano all’abitazione effettuando importanti lavori come la sostituzione degli infissi o della caldaia nonché il rifacimento del bagno. Ora, poi, ci sono le direttive europee da rispettare per ottenere una casa green ad alta efficienza energetica che rispetti la normativa. Significa che per non far crollare il valore della propria casa occorrerà procedere con l’installazione dei pannelli solari o del cappotto termico.

Qualunque sia il motivo della ristrutturazione ciò che è certo è che la spesa sarà ingente. Per risparmiare ci sono i Bonus edilizi come l’Ecobonus, il Superbonus e il Bonus casa più altri aiuti dedicati ai titolari di Legge 104. I disabili e i familiari che se ne prendono cura possono approfittare, nello specifico,  di sconti per la ristrutturazione dell’immobile ad alcune condizioni.

Sconti Legge 104 per la ristrutturazione della casa di familiari

La Legge 104 nasce con l’obiettivo di semplificare la vita delle persone con handicap fisico, psichico o sensoriale e dei caregiver. Tra le agevolazioni previste ci sono anche sconti per la ristrutturazione della casa dedicati ai disabili gravi (Legge 104 articolo tre comma tre) e ai familiari a carico come genitori, coniugi, conviventi e parenti entro il secondo grado (entro il terzo grado al verificarsi di determinate condizioni).

Sconti per ristrutturazione casa con Legge 104
Ristrutturare casa per i familiari con Legge 104 (Designmag.it)

L’aiuto di riferimento permette di eliminare le barriere architettoniche per favorire la mobilità in casa della persona con disabilità. La misura prevede una detrazione IRPEF del 50% sulle spese dei lavori effettuati entro il tetto massimo di 96 mila euro più una seconda detrazione del 36% per i costi di ristrutturazione entro la soglia di 48 mila euro. Attenzione a non confondere questo aiuto con il Bonus eliminazione barriere architettoniche con detrazione del 75%.

Gli sconti citati se devono richiedere al Sindaco del Comune di residenza allegando alla domanda i documenti certificativi e le fatture degli interventi una volta terminati gli interventi. Sono ammessi i lavori volti a migliorare la vita quotidiana del disabile e lo spostamento in casa (eliminazione scale, installazione ascensori, modifica di porte). Qualora i fondi fossero pochi, il Comune redigerà una graduatoria in base al livello di disabilità dei richiedenti.

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