San Pellegrino: la nuova factory house disegnata da quattro archistar

Sono stati chiamati quattro archistar per ridisegnare la nuova flagship factory della San Pellegrino.

BIG, experience lab

Per progettare la nuova factory house della San Pellegrino sono stati chiamati ben quattro archistar: BIG, MVRDV, Snohetta e Michele De Lucchi. Ogni studio ha presentato il proprio progetto il quale sarà valutato attentamente da una giuria di esperti, coordinata dal professore Luca Molinari. Efficienza, rispetto dell’ambiente, sostenibilità, innovazione e miglioramento del territorio oltre che della struttura interna, a favore soprattutto dei dipendenti, sono gli elementi che i giudici valuteranno per la scelta del progetto della nuova Casa San Pellegrino.

L’idea è quella di rinnovare la struttura esistente armonizzandola con la natura circostante e prestando particolare attenzione ai valori del marchio San Pellegrino. I quattro studi di architettura, che hanno preso parte al singolare contest, hanno sviluppato dei progetti cercando proprio di coniugare natura e architettura, come fossero un’unica cosa.

BIG, progetto per San Pellegrino

BIG, la cantina

L’idea dello studio è quella di sviluppare una serie di aree che possano offrire esperienze uniche ai visitatori e spazi adeguati ai dipendenti della fabbrica. La visione della Casa San Pellegrino di BIG è pensata come estensione tra funzione, razionale e naturale. L’arco è l’elemento architettonico che contraddistingue il progetto.

“La nostra proposta abbraccia e migliora l’architettura esistente formando un’elegante cornice che permetterà ai visitatori di sperimentare il potere e la purezza delle natura alpina circostante”.

Il progetto di Michele De Lucchi

Michele De Lucchi, il tunnel

Lo studio Michele De Lucchi ha realizzato una flagship factory che ha come cardini quattro elementi chiave: to be natural, to be pure, to be conscientious e to be cool. Il progetto, dunque, vanta una struttura che ha al suo centro un grande albero ed è contornata da un ponte, che sovrasta il fiume Brembo. Le facciate dell’edificio saranno in vetro bianco translucido, così da risaltare maggiormente il territorio circostante, rendendolo parte integrante del progetto, e, al suo interno, ci saranno una mensa, una biblioteca e una palestra, pensate per favorire i lavoratori. Inoltre, la nuova Casa San Pellegrino avrà anche una serra, un water café, dei laboratori e un auditorium.

“Essere naturali, essere puri, essere coscienziosi, essere cool e vivere all’italiana: questi i quattro temi chiave con cui abbiamo reinterpretato la Factory di San Pellegrino”.

Laboratorio Esperienziale San Pellegrino di MVDRV

MVRDV, progetto edificio

Lo studio MVDRV ha ideato un vero e proprio Laboratorio Esperienziale, che sarà innalzato sul paesaggio naturale circostante. L’edificio sarà completamente trasparente, le vetrate ma anche i pavimenti e i soffitti, per ottenere una struttura che esalti il concetto di purezza dell’acqua San Pellegrino. Il progetto è caratterizzato da un grande spazio interno, un’area bar e degli accoglienti uffici, e un percorso esterno, dove è possibile passeggiare gustando la bellezza del territorio.

“E’ nata una stella! La nostra idea è quella di sollevare l’attuale fabbrica fuori dal paesaggio esistente dando nuova vita al sito industriale nel cuore di San Pellegrino Terme. Il nostro San Pellegrino Experience Lab rafforza il legame con il marchio attraverso la stella”.

Snohetta per San Pellegrino

Snohetta, il centro

Lo studio norvegese Snohetta ha disegnato un edificio elegante ma soprattutto perfettamente integrato con lo spazio circostante. L’area prevedrà un grande parco, un nuovo ponte pedonale, che attraversa il fiume Brembo, un laboratorio esperienziale e avrà una maglia d’acciaio che si adatterà alle curve dell’edificio.

“La Flagship Factory di San Pellegrino sarà integrata all’area delle Terme San Pellegrino. La connessione tra un laboratorio esperienziale e la comunità unita all’ammorbidimento dell’impatto della fabbrica già esistente, contornata dalla vista delle colline situate dietro l’edificio, renderanno la Factory integrata al contesto sia fisicamente che visivamente”.

Il vincitore del progetto sarà annunciato a fine settembre.

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Parole di Gaia Magenis