Spese ordinarie, spese straordinarie, l’amministratore deve far quadrare i conti e pensare alla manutenzione del condominio. Ecco perché sembra che chieda sempre soldi ai condomini. Una volta l’anno dovrà fare un resoconto dettagliato di tutte le uscite ed entrate in modo tale che i proprietari sappiano come il denaro è gestito.
Il bilancio presentato annualmente dall’amministratore di condominio è un resoconto preciso sulle spese e su come ripartirle tra i condomini. Tante persone ignorano questo documento, prendono tutto per buono dimostrando grande – forse troppa – fiducia nel professionista. Bisognerebbe prendersi del tempo per leggere il bilancio, interpretarlo e chiedere spiegazioni qualora i conti non quadrassero.
Errori di contabilità, ad esempio, oppure decisioni prese in seguito potrebbero aver dettato pagamenti superiori rispetto a quelli realmente dovuti. Se così fosse il condomino avrebbe dei crediti verso il condominio, come verrebbero gestiti? Indipendente dalla motivazione che ha scaturito il credito, il condomino avrebbe diritto al recupero delle somme pagate in più facendone domanda all’amministratore.
Come recuperare i crediti con il condominio
Nel momento in cui il condominio chiede un rimborso presentando valide motivazioni a sostegno della richiesta l’amministratore dovrà concederlo senza opporsi. In caso di situazione chiara e documentata, infatti, la Legge obbliga il professionista a restituire i soldi pagati erroneamente (articoli 1129 e 1130 del Codice Civile).

Prima di fare domanda di rimborso bisognerà consultare attentamente i bilanci approvati dall’assemblea, la ripartizione delle spese ossia le quote dovute da ogni condomino e gli estratti conto del condominio. Una volta appurato che il pagamento è stato superiore a quello realmente dovuto ecco che si potrà inviare una raccomandata A/R all’amministratore chiedendo il rimborso. In alternativa va bene anche la PEC essendo posta certificata.
Nella richiesta bisognerà specificare la somma versata in eccedenza, allegare i documenti a sostegno della tesi e e chiedere la restituzione entro una certa scadenza (di solito si danno 30 giorni di tempo). Un amministratore onesto appurato l’errore procederà con il rimborso senza problemi prendendo i soldi dal conto corrente condominiale. Se, invece, il professionista dovesse rifiutare il versamento allora il condomino potrebbe procedere in vari modi.
Consultando l’assemblea e chiedendo che si deliberi la restituzione dell’importo, revocando il mandato dell’amministratore e – ultimo passo – portando il professionista in tribunale con ricorso monitorio. La possibilità di recuperare i crediti con il condominio, dunque, è reale ma bisogna fare attenzione alla prescrizione di 5 anni per le spese ordinarie e periodiche e di 10 anni per quelle straordinarie o versate come fondo.