Rottura fogna condominiale: chi paga i danni? Attenzione, in questi casi non devi versare un euro

Cosa fare se si rompe una fogna comune in condominio? Andiamo a vederlo nel dettaglio.

Nei condomini sono molteplici li situazioni in cui si verificano dei danni di maggiore o minore entità. Il dubbio per molti, è come ci si comporta sul fronte del pagamento di queste problematiche che possono nascere.

Tra i danni che possono presentarsi, specialmente in un condominio, c’è quello della perdita di una fogna comune. Le conseguenze sono non solo fastidiose, come macchie, liquami e cattivo odore, ma spesso possono portare a danni più grandi, anche nelle cantine e negli appartamenti ai piani bassi. Cerchiamo di capire cosa e come comportarci perché potremmo rimanere molto sorpresi!

Rottura fogna condominiale: chi paga i danni?

La rottura di una fogna condominiale porta una serie di disagi importanti per chi vive nello stabile, e come spiega il sito specializzato laleggepertutti, la causa nella maggior parte dei casi è una perdita dalla colonna di scarico della fogna comune o da altre tubature comuni. Il primo passo, ovvimente, è segnalare all’amministratore quanto accaduto.

acqua in casa
Rottura fogna condominiale: chi paga i danni?-Designmag.it

Uno dei problemi che può insorgere è che, data l’urgenza del problema e della sua risoluzione, spesso il condomino è costretto a chiamarea sue spese un tecnico oppure, in casi estremi, a dover momentaneamente abbandonare l’appartamento. Chi paga dunque queste spese?

Se una tubatura della fogna condominiale causa danni a una proprietà privata, la responsabilità ricade sul condominio, inteso come l’insieme dei proprietari, secondo l’articolo 2051 del codice civile che stabilisce la responsabilità del “custode” per i danni causati dalle “cose in custodia”, tra cui rientrano le parti comuni dell’edificio.

La responsabilità del condominio, in questi casi, è di tipo oggettivo, ovvero non è necessario dimostrare una negligenza specifica da parte dell’amministratore o del condominio, ma è sufficiente provare che il danno è stato causato da un difetto della parte comune e che esiste un nesso di causalità tra il guasto e i danni subiti. Il danneggiato deve quindi documentare l’entità dei danni e dimostrare che sono una conseguenza diretta del problema alla fogna condominiale.

Il condominio è esente da responsabilità solo dimostrando che il danno è stato causato da un “caso fortuito”, ovvero un evento esterno, imprevedibile e inevitabile, che ha interrotto completamente il nesso di causalità; un esempio di caso fortuito potrebbero essere un terremoto o un atto vandalico occulto.

In caso di responsabilità del condominio per una perdita fognaria, il condomino danneggiato ha diritto al risarcimento completo, includendo i danni materiali diretti, come le spese di riparazione dell’immobile e la sostituzione dei beni danneggiati. Sono anche risarcibili i canoni di locazione persi se l’immobile, precedentemente affittato, è diventato inagibile. Anche le spese legali e tecniche sostenute, ad esempio per avviare un accertamento tecnico preventivo (ATP), sono rimborsabili.

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