Anche la coibentazione del tetto della seconda casa rientra nei lavori di riqualificazione energetica. Questi i bonus a disposizione.
Anche se si tratta di lavori di ristrutturazione per seconde case la normativa prevede degli incentivi per gli interventi in caso si tratti di riqualificazione energetica per gli involucri degli edifici. A differenza di quanto stabilito fino al 2024, la Legge di Bilancio in discussione al Parlamento cambia però alcuni parametri.
Nonostante i cambiamenti che saranno attuati, gli incentivi messi a disposizione saranno, in misura ridotta, concessi ai lavori per le seconde case. Secondo quanto previsto dalla normativa, se i lavori sono stati effettuati nel 2024 si ottiene una detrazione del 65% di spesa fino ad un massimo di 60mila euro, indipendentemente dal fatto che si tratti di prima o seconda abitazione.
Dal prossimo, gennaio, invece, la detrazione per i lavori scenderà al 50% se si tratta di prima casa e al 36% nel caso di seconda abitazione.
Lavori di coibentazione al tetto, come funzioneranno i bonus dal prossimo anno
Premesso quanto detto prima, i lavori di coibentazione– volti all’isolamento termico e acustico delle abitazioni e quindi ottenere un risparmio energetico- rientrano ancora nelle detrazioni fiscali concesse per i lavori alle abitazioni. Tuttavia dopo anni di bonus e detrazioni ripartite in pochissimo tempo, la situazione cambia.
In questo senso, il miglior aiuto possibile viene dall’Agenzia delle Entrate che ha stilato una Guida dettagliata che riguarda proprio le agevolazioni fiscali presenti dal prossimo anno in materia di risparmio energetico ed interventi ammessi.
I lavori di coibentazione in generale, e quindi anche al tetto, sono contemplati; si parla però di detrazioni all’IRPEF che saranno ripartite in dieci quote annuali in dichiarazioni dei redditi. Per ottenere le detrazioni però è necessario rispettare alcuni parametri e presentare alcuni documenti.
Per quanto riguarda questi ultimi si tratta di: asseverazione, attestato di prestazione energetica APE e scheda informativa sugli interventi realizzati che devono essere inviati all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Infine, considerando gli altri parametri, è bene sapere che le detrazioni saranno concesse solo nel caso in cui si accertino i pagamenti e che quindi questi siano avvenuti tramite bonifico bancario che dovrà contenere: causale del versamento, indicazione degli estremi della norma agevolativa, codice fiscale del beneficiario della detrazione, numero di partita IVA o codice fiscale del destinatario del bonifico cioè della ditta che ha effettuato i lavori. Se non si adempiono a tutte queste richieste non sarà possibile beneficiare delle detrazioni.