Rifiuti del vicino messi male, prima di spostarli pensaci bene: cosa si rischia e quando puoi intervenire

Se il tuo vicino mette male i rifiuti, non spostarli ma intervieni in questo modo per non rischiare grosso. 

Può capitare di notare, vicino alla propria proprietà, dei rifiuti lasciati fuori posto dal vicino. Questo può essere non solo brutto da vedere ma anche pericoloso per la salute. In tanti quindi si prendono la briga di spostare i rifiuti per una questione di decoro e salute pubblica.

Ma occorre considerare che i problemi legati ai rifiuti abbandonati o mal gestiti dai vicini di casa rappresentano una delle controversie più comuni tra vicini o condomini. Quindi, prima di fare qualsiasi cosa, per esempio spostare i rifiuti abbandonati in malo modo dai vicini, occorre pensarci bene per non rischiare grosso.

Cosa fare se il vicino ha messo male i rifiuti

L’abbandono di rifiuti in condominio ha diverse implicazioni dal punto di vista civile e penale. Infatti, chi deposita o abbandona rifiuti in aree comuni o fuori dagli spazi consentiti, viola le regole di buon utilizzo stabilite dall’articolo 1130 del Codice Civile. 

Donna getta sacchetto spazzatura
Cosa fare se il vicino ha messo male i rifiuti – designmag.it

L’amministratore condominiale ha il dovere di intervenire applicando misure preventive o sanzioni, come multe stabilite attraverso regolamenti condominiali approvati dall’assemblea. I rifiuti mal abbandonati possono portare a cattive condizioni igienico-sanitarie o immissione di cattivi odori, secondo quanto previsto dall’articolo 844 del Codice Civile.

In tal caso, i residenti possono rivolgersi al Giudice di Pace per chiedere la cessazione della situazione e il risarcimento del danno. Però, prima di procedere in questo modo, è consigliabile tentare un approccio diretto e cordiale, parlando direttamente con il vicino, esponendo le proprie preoccupazioni in modo educato e senza accusare. 

Suggerire quindi delle alternative per posizionare nel modo migliore i rifiuti, e prendere nota della data e dei contenuti della conversazione. Se invece il problema si verifica in un condominio, segnalare all’amministratore condominiale, in forma scritta, la situazione, verificando anche se esistano norme specifiche nel regolamento che disciplinino la gestione dei rifiuti.

Se il problema riguardasse più condomini, discuterne in assemblea condominiale. Qualora il problema persistesse e diventasse più serio, rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto civile o in diritto condominiale, oppure ricorrere alla mediazione. Sarà necessario raccogliere prove, documentando la situazione con immagini e video e raccogliere dichiarazioni di altri vicini che hanno lo stesso problema.

Se le soluzioni amichevoli non producono risultati, si può richiedere l’intervento delle autorità locali come Comuni, ASL oppure il prefetto. Se ci fossero rischi di tipo sanitario o ambientale, si potrà ricorrere al procedimento d’urgenza previsto dall’articolo 700 del Codice di Procedura Civile. Questo è uno strumento che serve ad ottenere un provvedimento cautelare ed obbliga il responsabile a rimuovere i rifiuti o a scongiurare danni ulteriori, in attesa di una decisione nel merito della controversia.

Anche la ASL e il Comune possono intervenire direttamente attraverso ordinanze specifiche che impongano la pulizia e il ripristino delle condizioni di igiene. Infatti, se ci fossero rischi per la salute pubblica, l’esposto andrà supportato con una documentazione tecnica (per esempiouna relazione firmata da un esperto ambientale o sanitario).

L’abbandono di rifiuti può configurare anche una violazione dell’articolo 674 del Codice Penale. In questo caso, è possibile presentare una denuncia-querela presso le forze dell’ordine o la procura, segnalando il reato. Ovviamente le sanzioni che ne conseguiranno saranno più severe. 

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