Queste piante sono bellissime ma ti mandano dritto al pronto soccorso: stanne alla larga

Attenzione: alcune piante velenose comuni in Italia possono causare gravi intossicazioni.

Quando si passeggia in un giardino o in parco naturale è sempre un’esperienza estremamente piacevole e rilassante, questa viene resa ancora più gradevole dalla presenza di piante ornamentali e fiori variopinti.

Tuttavia, quello che molti ignorano è che alcune di queste meraviglie della natura celano un lato oscuro. Diverse piante velenose crescono spontaneamente o vengono coltivate all’interno dei terreni come piante ornamentali e fiori variopinte.

Queste possono avere effetti estremamente gravi, così da richiedere un immediato intervento medico. Per questo motivo è fondamentale imparare a riconoscerle, poiché anche un contatto accidentale o l’ingestione di piccole quantità rischia di provocare sintomi seri. I soggetti più a rischio sono bambini, animali domestici e chi si avventura nella natura senza conoscerne i reali rischi.

Piante velenose: belle ma estremamente pericolose

Belle e spesso profumate, le piante velenose sono tra le più insospettabili della natura. L’oleandro è una delle più pericolose, questo contiene sostante tossiche sia nei fiori sia nelle foglie. Tali sostanze possono causare nausea, disturbi cardiaci e, nei casi più gravi, arresto cardiaco.

Cicuta
Piante velenose: belle ma estremamente pericolose – designmag.it

Anche il tasso rientra nelle piante più pericolose presenti nella naturale. Le sue bacche rosse possono sembrare innocue, ma i semi al loro interno sono altamente tossici e agiscono sul sistema nervoso e sul cuore. Troviamo poi la digitale, nota per la sua eleganza ornamentale, è ricca di glicosidi, sostanze che possono alterare il ritmo cardiaco in modo estremamente pericoloso.

Tra le piante spontanee troviamo poi l’aconito napello, una delle più velenose d’Europa. Anche il semplice contatto con questa pianta può provocare intorpidimento, mentre l’ingestione può portare a sintomi neurologici e cardiaci.

Un’altra pianta di cui non sottovalutare gli effetti è la cicuta, questa è presente sopratutto nelle zone umide e può provocare paralisi e arresto respiratorio. Ai margini dei campi è poi possibile trovare lo stramonio. Questo è pericoloso per via dei suoi alcaloidi, causa di delirio, secchezza delle mucose e tachicardia.

Altre piante meno note ma altrettanto insidiose sono la mandragola, il delfinio e la rosa di Natale, tutte con effetti potenzialmente letali. In ambienti tropicali o all’interno di orti botanici troviamo poi la mancinella, il cui solo contatto con la linfa può causare gravi ustioni cutanee e oculari. Il frutto, simile a una piccola mela, è estremamente tossico e può provocare edema, dolore intenso e rischio di soffocamento.

Quando si entra in contatto con la natura è bene non toccare, mangiare o annusare piante di cui non si conosce l’origine e la natura.

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