Posso piazzare trappole e recinzioni intorno alla mia casa? Attenzione a dove le metti: puoi rischiare anche un processo penale

Quello che devi sapere con le normative in atto per capire se puoi mettere, o meno, delle trappole intorno a casa.

Le questioni relative alla casa suscitano sempre molti interrogativi nei proprietari: per quanto lo spazio sia “nostro”, è comunque inserito in un contesto più ampio fatto di altre persone (il vicinato) e spazi comuni, che sia la strada o il cortile o il giardino condominiale.

Ecco perché, prima di intervenire in diversi modi (con interventi importanti, ovviamente, non per cambiare divano!) bisognerebbe capire come possiamo muoverci per evitare problemi, e se effettivamente ciò che vogliamo fare ci è davvero consentito o meno.

Difendere la propria proprietà da malintenzionati è sicuramente un diritto che possiede ogni proprietario di immobili o di terreni; questo, però, non significa non rispettare le regole comuni, soprattutto quando si tratta di coinvolgere altre persone. E’ quindi possibile piazzare trappole e recinzioni intorno a casa? Bisogna fare davvero molta attenzione perché si rischia davvero moltissimo, anche una denuncia penale.

Trappole e recinzioni nei dintorni di casa, cosa dice la legge

Sebbene il Codice penale non li disciplini direttamente, vari mezzi di difesa passiva posti a protezione della casa o del terreno (cocci di vetro, filo spinato, punte acuminate, recinzioni elettrificate e via dicendo) sono resi leciti, come sottolinea anche il sito Laleggepertutti, sulla base principio di legittima difesa. Rientrano quindi in una forma di difesa che si attiva non dopo l’aggressione, ma nell’eventualità che essa avvenga.

divieto su muro
Trappole e recinzioni nei dintorni di casa, cosa dice la legge-Designmag.it

Per piazzare questi “dispositivi”, è comunque necessario che vigano due principi, ovvero quello di  proporzionalità e di non insidiosità. Il mezzo di difesa deve essere circoscritto al bene che si vuole proteggere e l’offesa causata non può essere eccessiva rispetto al danno che il malintenzionato potrebbe apportare al bene. Difendersi, quindi, non significa fare del male gratuito e la legge non lo giustifica.

I mezzi di difesa non devono essere nascosti, ma ben visibili e segnalati: questo per evitare che qualche passante ignaro, accidentalmente, ne rimanga ferito, oltre che come monito per gli eventuali ladri. La fonte porta ad esempio quello di una trappola esplosiva: in questo caso, nessuno dei due principi sopra elencati viene rispettato e dunque risulta illegale tenere in casa un dispositivo del genere.

La recinzione elettrificata è invece consentita, purché rispetti i principi  di proporzionalità e non insidiosità, ovvero che la scossa sia solo deterrente e non letale (solo per respingere l’intruso e non causargli danni) e con un impianto a norma, adeguatamente segnalato con cartelli espliciti e ben visibili. In caso contrario, il proprietario della recinzione elettrificata può subire conseguenze penali.

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