Pignoramento, ora lo Stato può prendersi anche la prima casa: quando può farlo (Designmag.it)
Avere dei debiti con il Fisco non è un gioco, si rischia di perdere la prima casa. Cadono le certezze conosciute fino ad oggi dopo una sentenza che fa paura ai cittadini. Meglio regolarizzare le proprie posizioni debitorie o arriveranno guai seri da affrontare.
Il pignoramento prevede l’espropriazione forzata dei beni del debitore. Ne esistono tre tipologie principali, immobiliare, mobiliare e presso terzi. La Legge per tutelare i beni essenziali del debitore stabilisce limiti e tutele. Con riferimento alla prima casa, ad esempio, l’Agenzia delle Entrate Riscossione deve rispettare alcune limitazioni.
Non può pignorare qualsiasi proprietà, rimane fuori proprio la prima casa con debiti entro 120 mila euro. Questo almeno era l’orientamento fino alla sentenza della Cassazione numero 34485/2025. La pronuncia annulla le tutele fiscali e permette il pignoramento della prima casa con stop al divieto di sequestro. Ecco che l’incubo dei cittadini con debiti diventa realtà ma ci sono delle importanti puntualizzazioni da conoscere.
La Corte di Cassazione ha stabilito che lo Stato può sequestrare e portare via la prima casa, l’unico immobile che si possiede se il contribuente ha commesso gravi irregolarità fiscali. Il caso oggetto di studio ha avuto come protagonista un imprenditore indagato per false fatture e dichiarazione fraudolenta. L’uomo ha visto sequestrarsi l’unica casa di proprietà non di lusso. Si è appellato alla Legge che vieta all’AdE R di espropriare l’immobile se è l’unica proprietà del debitore ma la Suprema Corte ha respinto il ricorso.
Il divieto di pignoramento della prima casa, infatti, secondo i Giudici vale solo per l’esecuzione fiscale ossia quando l’Agente di Riscossione vuole recuperare un debito tributario mentre non vale per vicende fiscali gravi che hanno effetti giudiziari.
L’oggetto del sequestro diventa il profitto ottenuto dalla condotta illecita, non il debito nei confronti del Fisco. Di conseguenza per recuperare il profitto ecco che cadono le tutele verso la prima e unica casa.
L’articolo 2740 del Codice Civile stabilisce che una persona risponde dei propri impegni con ogni bene, presente e futuro. Nessuna deroga per le irregolarità tributarie gravi e, quindi, tutti i suoi beni sono aggredibili.
La prima casa non ha più protezione, la sentenza è chiara. Lo Stato non può pignorare l’immobile per un debito fiscale ma se il debito deriva da una contestazione di natura giudiziaria allora può procedere con il pignoramento, quindi faccio sempre attenzione a quello che succede.