Pignoramenti sempre più facili: raggiunto nuovo accordo tra Ministero Giustizia ed Agenzia delle Entrate

La convenzione tra Ministero ed Agenzia è ora divenuta operativa e le procedure di pignoramento più semplici e veloci da effettuare: ecco i dettagli.

A seguito della stipula della convenzione tra il Ministero della Giustizia e l’Agenzia delle Entrate Riscossione avvenuta lo scorso Giugno che consente agli ufficiali giudiziari di accedere alle banche dati dell’Agenzia per attività di ispezione e controllo, ecco che a partire da questo mese di Ottobre la convenzione è divenuta operativa.

Le procedure di pignoramento dei beni, quindi, diventano ora più semplici e veloci e coinvolgono anche il Dipartimento per la Transizione Digitale della Giustizia, attraverso l’Ufficio di Direzione Generale che si occupa dei servizi informativi automatizzati. Cosa significa? Ebbene, in estrema sintesi che le banche dati dell’Agenzia delle Entrate Riscossione sono ora connesse con tutti gli uffici NEP dello Stivale.

I NEP quindi – ovvero gli uffici responsabili della produzione di Notificazioni, Esecuzioni e Protesti – possono ora consultare i dati in possesso dell’Agenzia relativi ai beni pignorabili, in maniera diretta, autonoma e telematica. Quindi per gli ufficiali giudiziari le operazioni di ricerca di beni mobili ed immobili intestati al debitore diventano particolarmente semplici e veloci da effettuare. Di certo non una buona notizia per tutti coloro che speravano di farla franca.

La norma di legge: cosa cambia riguardo alle attività di ricerca telematica

È l’articolo 492-bis del Codice di Procedura Civile il riferimento disciplinare della materia ed afferma che “su istanza del creditore munito del titolo esecutivo e del precetto, l’ufficiale giudiziario addetto al tribunale del luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede, procede alla ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare”.

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La convenzione dello scorso Giugno è stata firmata Designmag.it

Gli ufficiali giudiziari, quindi, possono accedere all’anagrafe tributaria e individuare i beni pignorabili del debitore evadendo i diritti del creditore più celermente e facilmente rispetto a quanto è stato proceduralmente possibile fare fino ad ora. I dati, quindi, diventano disponibili agli ufficiali in solo pochi minuti e tramite pochi “click”. Inoltre, anche le informazioni finanziarie e dei conti correnti sono ora consultabili ed accessibili.

La convenzione dello scorso Giugno, firmata congiuntamente dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate Riscossione Ernesto Maria Ruffini, dalla carta passa ora agli uffici e già nei prossimi mesi sarà possibile comprendere in che modo trasformerà l’attività degli uffici giudiziari nonché l’intero sistema dedicato alle operazioni di pignoramento nelle dispute tra creditori e debitori.

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