La qualità del pellet da usare nella stufa alimentata con questo tipo di biomassa deve essere massima per poter far durare a lungo l’apparecchio e ridurre i consumi. La scelta del pellet giusto garantisce il funzionamento ottimale della stufa e bisogna sapere come scegliere quello migliore, perché in commercio se ne trovano di varie tipologie ed è facile sbagliare acquisto, quindi vi diamo delle dritte per conoscere tutti i dettagli.
Comprare un pellet economico può essere un errore, ci si fa conquistare dal prezzo basso ma poi è più probabile andare incontro a problematiche di efficienza. In sostanza bisogna pensare che acquistare un buon combustibile di qualità è una sorta di investimento, si paga un po’ di più per l’acquisto ma poi si ammortizza la spesa con l’utilizzo della stufa, che scalderà meglio e si potrà anche risparmiare in bolletta.
Qual è il miglior pellet da scegliere per far funzionare al meglio la stufa
Tra le stufe moderne e di design troviamo anche tanti modelli alimentati a pellet che, ricordiamo, hanno comunque bisogno dell’elettricità per funzionare, quindi oltre all’acquisto della biomassa bisogna mettere in conto il costo che si va ad accumulare nella bolletta.

Scegliere un pellet sbagliato come combustibile è uno errori che si commettono con la stufa a pellet e che fanno spendere di più, vanificando di fatto la possibilità di risparmiare usando questo sistema di riscaldamento.
Il primo elemento che può aiutare nella scelta di un buon pellet è il marchio ENplus A1 che è di fatto la migliore garanzia di qualità in quanto attesta che il materiale è composto senza additivi chimici dato che il pellet che rientra in questa categoria proviene da legno di tronchi, quindi la materia prima è totalmente naturale. Per quanto riguarda le essenze degli alberi sono da preferire legni di faggio e abete.
Date un’occhiata al sacco, se notate poca polvere al suo interno vuol dire che il pellet è molto compatto, quindi ottimo in quanto brucerà più lentamente e quindi produrrà più calore. Il potere calorifero deve essere abbastanza alto, non meno di 4,5/4,8 kWh/kg.
Lo stoccaggio del pellet è importante perché bisogna tenerlo in luogo asciutto, il tasso di umidità, infatti, se è troppo elevato può generare molto fumo e non consente al materiale di ardere correttamente, quindi la stufa funzionerà meno bene, le performance saranno più basse e si sporcherà pure più facilmente. In media diciamo che un’umidità massima dell’8% è ideale.






