Occhio alla bolletta Tari: paghi anche questa tassa ma non lo sai. Ecco di cosa si tratta

La bolletta della spazzatura spesso contiene voci meno conosciute. Scopri cosa si cela dietro questo dato e la sua importanza per la gestione ambientale.

La bolletta della gestione dei rifiuti comprende numerose voci, non tutte chiare agli occhi degli utenti. Si tratta di componenti che, a primo sguardo, potrebbero sembrare marginali ma che, in realtà, svolgono un ruolo cruciale nel sostenere il sistema dei servizi pubblici legati alla gestione ambientale.

È bene capire come funzionano questi tributi per avere una visione completa della propria contribuzione discale de dell’impatto che hanno sulla comunità. Controllando la bolletta ci si imbatte in nomi che non tutti conoscono ma che rappresentano una parti a fondamentale del sistema tributario italiano.

Si tratta di componenti della bolletta che contribuiscono al funzionamento quotidiano dei servizi, ma sono anche strumenti di finanziamento fondamentali per le politiche ambientali. Una di queste è la TEFA, un contributo che va distinto dalla Tari, scopriamo come.

Come leggere la bolletta TARI con quota TEFA

Quando si apre la bolletta della gestione dei rifiuti, meglio conosciuta come TARI, è possibile trovarvi una serie di voci che non potrebbero essere chiare subito. Una di queste è la TEFA, ovvero un tributo ambientale volto a finanziare le attività provinciali connesse alla tutela dell’ambiente. Questa tassa è prevista dal Decreto Legislativo 504/1992.

Perosna controlla le bollette e utilizza la calcolatrice
Come leggere la bolletta TARI con quota TEFA (designmag.it)

A differenza della TARI, che copre i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, la TEFA sostiene le funzioni provinciali di tutela ambientale. È possibile trovare questo tributo sia alle utenze domestiche che a quelle non domestiche, già soggette alla TARI. Le Province prevedono un’aliquota massima del 5%, che può variare in base ai regolamenti locali e alle esigenze economiche dei singole.

Nonostante sia raccolta dai Comuni, la TEFA è riversata alla Provincia, dove i contributi raccolti vengono impiegati in una vasta gamma di attività. Tra queste troviamo il controllo ambientale e la gestione delle risorse naturali. Inoltre, la flessibilità della TEFA la rende uno strumento adattabile alle esigenze territoriali.

Pur trovandosi nella medesima bolletta dei rifiuti, TEFA E TARI hanno finalità ben diverse. La TARI è un tributo comunale ed’è strettamente legato al numero degli abitanti di un immobile e alla sua superficie. Questo contributo è principalmente destinato al servizio di nettezza urbano. Solitamente la TARI viene stabilita dal Comune o da enti specifici come AMA.

La TEFA appare generalmente nella bolletta TARI sotto una voce ben distinta. La suddivisione è necessaria per capire l’utilizzo dei fondi. Si tratta di un dettaglio fondamentale anche per i cittadini, sopratutto se intendono portare avanti un contenzioso o un agevolazione.

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