Finalmente hai trovato casa, firmato il contratto, fatto le valigie e magari stai già fantasticando su dove mettere il divano o quale parete pitturare di giallo senape. C’è ancora una piccola ma importantissima cosa da fare prima di entrare ufficialmente nella tua nuova tana.
Una cosa noiosa ma che potrebbe evitarti un bel po’ di rogne in futuro, quando sarà il momento di lasciare l’appartamento. Perché, fidati, nessuno ha voglia di discutere su chi ha rotto la gamba della sedia o se quel graffio sul frigo c’era già.
“Ma quel graffio c’era già”: l’inventario che ti evita problemi (e costi) alla riconsegna
Quando prendi in affitto una casa già arredata, magari per pochi mesi o perché ti trasferisci in un’altra città per studio o lavoro, il rischio che qualcosa si rovini o sparisca è tutt’altro che remoto. Ed è proprio qui che entra in scena questo foglio spesso sottovalutato: l’inventario dell’arredamento.

Niente di complicato, niente cavilli legali da interpretare. È semplicemente un elenco delle cose che trovi nella casa al momento della consegna, con accanto qualche nota sul loro stato di conservazione. Se il divano ha una bruciatura di sigaretta o il forno fa uno strano rumore già dal primo giorno, va segnalato. Non serve per forza un notaio, bastano un po’ di attenzione, una penna e magari qualche foto fatta con lo smartphone.
Compilarlo, possibilmente insieme al proprietario, e firmarlo entrambi è un gesto che ti mette al riparo da eventuali contestazioni future. Perché alla fine del contratto, quando si fa il giro finale dell’appartamento, quello che conta è cosa c’era all’inizio e in che condizioni era. Se qualcosa è cambiato, l’inventario parlerà per te.
Anche se non è obbligatorio per legge, è uno di quei casi in cui il buon senso dovrebbe vincere sulla burocrazia. Meglio perdere dieci minuti oggi che perdere una parte della cauzione tra sei mesi per qualcosa che non hai rotto tu.
E se l’inventario non esiste e il proprietario non ha voglia di farlo? Non è il caso di disperare. Puoi sempre fartelo da solo, magari documentando tutto con foto e video. Poi glieli mandi via mail o messaggio, per lasciare una traccia. Se proprio vuoi stare sul sicuro, scrivigli anche due righe segnalando eventuali problemi già presenti. È un piccolo gesto che può valere oro alla fine della locazione.
Quando arriverà quel momento, con le scatole di nuovo pronte e la testa già altrove, potrai riconsegnare le chiavi con un bel sospiro di sollievo. Senza dover discutere su un mobile mancante o su un danno che, onestamente, non hai mai causato.