Mutuo con ‘aiuto’, cointestatario e garante sono due cose diverse: chi rischia di più in caso di mancato pagamento

Cerchiamo di capire insieme come richiedere il muto nel modo migliore se non riusciamo da soli.

La richiesta di un mutuo rappresenta per milioni di persone la possibilità di realizzare un sogno, ovvero quello di avere la disponibilità economica di acquistare un immobile.

E’ fondamentale però conoscere bene tutti gli aspetti prima di fare questa importante scelta. Dai documenti necessari, alle tempistiche, ci sono molti elementi da prendere in considerazione.

Cointestatario e garante, chi rischia di più in caso di mancato pagamento?

Gli esperti di immobiliare.it hanno recentemente messo il focus, in tema di mutuo, su due figure distinte ma entrambe utili ad ottenere il finanziamento: il cointestatario e il garante.

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Cointestatario e garante, chi rischia di più in caso di mancato pagamento?-Designmag.it

Il cointestatario è una persona che richiede il mutuo insieme al mutuatario principale, assumendo le stesse identiche responsabilità. Non c’è distinzione tra i firmatari, ossia sono entrambi responsabili per l’intera somma della rata, indipendentemente da chi la paghi materialmente.

Ciò significa che se uno smette di pagare, l’altro deve coprire l’intero importo. Esistono però dei vantaggi nell’avere un cointestatario, come la possibilità di ottenere un importo più alto grazie a due redditi, maggiori probabilità di approvazione e, per alcune banche, l’accesso al mutuo giovani se uno dei cointestatari ha meno di 36 anni.

Al contrario, bisogna considerare che la responsabilità è totale per tutti, uscire dal mutuo è difficile – in quanto serve il consenso di tutti e l’approvazione della banca – e soprattutto una eventuale separazione non modifica il contratto. Inoltre, essere cointestatario del mutuo non implica automaticamente essere proprietario della casa.

La scelta del cointestatario si fa in genere quando si vuole dividere la spesa con un partner o un familiare, o si necessita di un importo maggiore.

Il garante, invece, non è colui che richiede il mutuo, ma si impegna a pagare le rate solo in caso di difficoltà del mutuatario. Non ha quindi obblighi di pagamento finché le scadenze sono rispettate, fornendo una sicurezza aggiuntiva alla banca. Oltre ad aumentare la possibilità di ottenere il mutuo, soprattutto se il proprio reddito è al limite, ha una minore gestione diretta del mutuo rispetto al cointestatario.

Tra gli aspetti negativi c’è ovviamente il rischio concreto per i risparmi del garante in caso di insolvenza del mutuatario e possibili limitazioni future nell’ottenere prestiti personali o mutui per sé. Il garante resta vincolato per tutta la durata del mutuo senza trarre benefici dall’immobile, perciò è una scelta consigliata quando il rapporto rata-reddito è al limite o se il mutuatario ad esempio è giovane e quindi con poca garanzia in fatto di storia creditizia.

Ricordiamo che è possibile avere sia un cointestatario che un garante contemporaneamente, una combinazione che offre alla banca la massima sicurezza.

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