Mutui, i 4 errori da evitare: conseguenze pesantissime con la normativa attuale

Sottoscrivere un mutuo è un momento di vita importante ma ci sono errori da non fare che possono essere molto impegnativi successivamente.

Oltre a valutare la questione prettamente finanziaria bisogna anche tenere conto di quella che è la normativa vigente in materia nel momento in cui lo si richiede, per evitare dopo di trovarsi in una condizione poco piacevole dove sarà necessario andare a risolvere degli errori anche piuttosto severi.

Per farlo quindi bisogna calcolare sia il peso finanziario del prodotto scelto ma anche ogni dettaglio utile al fine di ricevere il miglior finanziamento possibile e anche in linea con quelle che sono le regole e gli obblighi da dover attestare per la documentazione e per l’immobile che diventa di proprietà.

Cosa non fare assolutamente quando si richiede un muto

Questa premessa è d’obbligo dal momento che negli ultimi anni la situazione è profondamente mutata e, di fatto, continuerà a farlo. Ci affacciamo a un periodo storico in cui sarà doveroso per tutti, entro il 2050, prendere provvedimenti che avranno ripercussioni economiche importanti, le stime ci dicono fino a 50 mila euro per poter sistemare gli immobili e renderli appunto confacenti alla normativa europea. Di fatto ciò vuol dire che chi compra ora deve capire cosa vale la pena fare e soprattutto come evitare di sottoscrivere mutui troppo onerosi.

Mutui 4 errori da evitare conseguenze
Mutui, i 4 errori da non fare oggi (designmag.it)

Oggi il nodo centrale della casa è rappresentato dal tasso di interesse, dopo gli aumenti generalizzati. Quando si va ad aprire un finanziamento di questo tipo ci sono alcune opzioni: tasso fisso e variabile che sono i più noti e poi ci sono anche quello misto e quello variabile con cap. Per quello misto si può cambiare periodicamente il tipo di tasso in base alle proprie esigenze mentre quello con cap prevede che un limite per la rata, quindi per evitare che vada oltre una certa soglia, sono due strategie molto importanti che tutti ignorano.

Un altro errore da non fare è calcolare male TAEG e TAN facendo confusione o comunque senza relazionarlo al resto. Anche la scelta della durata del mutuo è importante, anche se si può arrivare a 30 anni non è detto che questa sia la scelta migliore. Prima e durante i mercati poi vanno sempre analizzati, bisogna capire, prevenire il cambiamento altrimenti ci si trova direttamente dopo di fronte al problema, che si poteva evitare.

Negli ultimi due anni c’è stata la corsa alla variazione del mutuo, quindi soprattutto rimodulazione dello stesso con la medesima banca o surroga presso altra banca. Tutte opzioni molto valide. Però anche in questo caso si è commesso l’errore in tanti casi di non guardare alla lunga ma di pensare solo a quello che stava accadendo in quel momento.

Gli analisi dai dati raccolti hanno infatti determinato come alla lunga, quindi nell’arco di venti o trent’anni di durata del mutuo, nonostante questa variazione repentina e importante dei tassi, avranno comunque un risparmio maggiore coloro che si troveranno ad avere il tasso variabile. Questo perché l’errore generale è concentrarsi solo sul momento e non pensare al mutuo come qualcosa di molto esteso nel tempo.

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