Muro divisorio in comune, il vicino vuole farmi pagare la ristrutturazione, sono obbligato? Cosa dice le legge e quando puoi rifiutarti

Condividere muri, siepi, recinzioni con un vicino significa occuparsi della ristrutturazione o cura a metà?

Le villette nelle zone residenziali sono spesso divise tra loro da muri, siepi, recinzioni che appartengono ad entrambe le proprietà. Al momento della manutenzione è possibile che i vicini non sappiano come comportarsi nella suddivisione delle spese. La vera questione da chiarire è se l’elemento divisorio è realmente in comune oppure appartiene ad uno solo dei proprietari.

I muri divisori delimitano due o più proprietà. Possono separare due edifici, due terreni, due cortili oppure giardini e orti. In questi casi il muro si considera in comune. Nella separazione degli edifici cessa di essere in comune nel momento in cui l’altezza degli edifici è diversa e una delle due costruzioni supera nettamente l’altra.

Non sono in comproprietà nemmeno i muri divisori con spioventi, cornicioni, mensole, nicchie con profondità superiore alla metà dello spessore del muro. La proprietà spetterà al proprietario con spioventi e sporti che affacciano sul suo terreno. La normativa, dunque, definisce quando un muro può considerarsi in comune e quando no e tale distinzione è fondamentale per capire come gestire la manutenzione.

Ristrutturazione di un muro in comune con il vicino

Secondo la Legge in caso di muro divisorio in comune entrambi i proprietari dovranno sostenere le spese di manutenzione in proporzione al diritto di ognuno. Se il muro divisorio risultasse di proprietà di una sola persona, invece, sarà questa a dover pagare l’intera ristrutturazione di tasca propria. Bisogna puntualizzare che qualora le riparazioni fossero imputabili a danno causati da lavori svolti da un comproprietario allora sarà solo questo a dover pagare le spese. Stesso discorso qualora la ristrutturazione sia necessaria per una cattiva manutenzione di uno dei comproprietari.

Muro divisorio tra villette
Ristrutturazione di un muro in comune con il vicino (Designmag.it)

La normativa, comunque, autorizza un comproprietario di un muro comune a rifiutare di pagare le spese rinunciando al suo diritto sul muro a condizione che lo stesso non sostenga l’edificio o una costruzione di proprietà. Attenzione, rinunciando al muro si rinuncia anche al terreno su cui è stato costruito. L’atto dovrà essere scritto e firmato da un notaio e trascritto nel Registro dei beni immobiliari.

E se invece del muro a dividere le proprietà ci fosse una siepe oppure una recinzione? Nel primo caso se siepe (o fosso) risultasse adibito a scolo allo sarà di proprietà di chi lo utilizza. Nel secondo caso bisogna distinguere tra recinzione metallica e muraria. Chi ha installato la recinzione metallica pagherà l’eventuale manutenzione mentre in caso di recinzione muraria si può richiedere che il vicino contribuisca in proporzione alla quota.

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