Ma quale ammorbidente, io uso così la carta stagnola in lavatrice: risparmio un sacco di soldi

Come risparmiare in casa utilizzando semplicemente la carta stagnola, risultati wow!

Metodi di pulizia veloci ed efficaci, e se possibile convenienti, sono sempre all’ordine del giorno nelle ricerche degli utenti. Ecco che noi oggi vi vogliamo aiutare con qualcosa di super economico ma che funziona in modo egregio.

La maggior parte delle persone acquista diversi prodotti per le pulizie della casa, e alla fine del mese questo pesa non poco sul portafogli, soprattutto da quando in commercio la scelta è sempre più ampia.

Metodo della carta stagnola, in cosa consiste

Se parliamo di bucato, la questione è davvero grande sia in termini di metodi che di prodotti di pulizia. Fare il bucato, soprattutto in lavatrice, non è affatto facile, soprattutto se si vuole un risultato impeccabile sui nostri panni.

palline di carta stagnola
Metodo della carta stagnola, in cosa consiste – designmag.it

Fare la lavatrice nel modo giusto è un’azione da fare con molta attenzione, soprattutto per quanto riguarda la divisione dei colorati dai bianchi e dai neri, una questione che spesso provoca dei veri danni (e putroppo con il rischio di dover buttare il capo!), ma non solo.

Un altro problema di non poco conto, quando si fa la lavatrice, è quello di far uscire i panni morbidi e possibilmente profumati. Il cattivo odore dei panni, ad esempio, è uno dei problemi più frequenti, spesso causato dall’umidità o da lavaggi sbagliati. Ma come fare quindi ad avere panni morbidi, anche senza usare l’ammorbidente?

E’ sempre più frequente la ricerca di alternative più economiche (e se possibile green) ai classici prodotti per il lavaggio dei capi, sia a mano che in lavatrice. Un trucco ecologico ed economico per fare il bucato coinvolge un oggetto comune in cucina: la carta stagnola. Molti non sanno che inserire una pallina di alluminio nel cestello della lavatrice può sostituire l’ammorbidente chimico.

L’alluminio agisce su più fronti: la pallina facilita la rotazione meccanica dei capi e, soprattutto, è in grado di ridurre l’elettricità statica degli indumenti in movimento. È proprio l’elettricità statica, infatti, a rendere i vestiti meno morbidi e più grinzosi. Usando la pallina, si ottengono capi più morbidi e si riduce la necessità di stirare.

Per realizzare la pallina, basta accartocciare un foglio di stagnola fino a formare una sfera compatta grande quanto una pallina da tennis e inserirla direttamente nel cestello prima del lavaggio (funziona anche in asciugatrice).

Questo metodo rappresenta un’alternativa più sostenibile rispetto al consueto ammorbidente, e che aiuta a limitare l’uso di prodotti chimici inquinanti, questo poiché la stessa pallina può essere riutilizzata per diverse settimane, fino a quando non inizia a sfaldarsi, offrendo un notevole risparmio.

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