Lo so, vuoi sostituire il box doccia perché il tuo è troppo stretto ma non hai soldi da parte: con questo Bonus puoi farlo senza toccare il conto

Vuoi cambiare il box doccia e non spendere nulla? Ecco la soluzione che cercavi.

All’interno delle agevolazioni e dei bonus a disposizione dei cittadini, vi sono alcuni che permettono di fare degli acquisti o rimodernare casa quasi a costo zero.

Anche per il 2025, sono a disposizione dei cittadini una serie di bonus ed agevolazioni per effettuare dei lavori in casa e non solo. Se nel bagno avete un box doccia, ma avete bisogno di cambiarlo, magari perché troppo stretto, c’è un bonus che permette di effettuare dei lavori e rimetterlo a nuovo.

Bonus per box doccia, come funziona e quello che devi sapere

Come spesso accade per altre parti della casa, è importante specificare che non esiste un bonus box doccia legato all’acquisto semplice di uno nuovo, ma lo sconto è all’interno di un’agevolazione fiscale. Ma non solo: i bonus sono legati al possesso di specifici requisiti, che possono andare dal tetto massimo ISEE, a specifiche condizioni del singolo cittadino o familiari.

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Bonus per box doccia, come funziona – designmag.it

Nel caso del bonus per il box doccia, è stata la stessa Agenzia delle Entrate a chiarire che nel 2025 la detrazione fiscale per la sostituzione del box o piatto doccia è possibile solo se l’intervento rientra nella “manutenzione straordinaria”. La Legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024) prevede una detrazione del 36% fino a 96.000 euro per unità immobiliare, ma solo per lavori di manutenzione straordinaria.

La sostituzione del box doccia può comunque essere agevolata se fa parte di un intervento di ristrutturazione più ampio, come il rifacimento dell’impianto idraulico del bagno, e in questo caso la spesa “minore” viene inclusa nella detrazione del lavoro “maggiore”, un principio già espresso nella circolare n. 3/2016 dell’Agenzia. In più, se i lavori riguardano l’abitazione principale e sono eseguiti dal proprietario o da chi detiene un diritto reale di godimento, la detrazione sale al 50%.

Hanno diritto al bonus coloro che hanno un diritto reale sull’immobile (come chi ci abita o ha un usufrutto), coloro che ci vivono con un contratto di affitto (ma questo è possibile solo col consenso del proprietario ad effettuare i lavori), coloro che vivono in un condominio e partecipano a lavori sulle parti comuni.

Per richiedere il bonus, è fondamentale effettuare pagamenti tracciabili (es. bonifico) indicando causale, il tuo codice fiscale e la P.IVA/CF dell’azienda. Inoltre, devi conservare attentamente tutta la documentazione, incluse fatture, ricevute, permessi (CILA se richiesto) e certificazioni tecniche. Questa spesa deve essere dichiarata nel 730 o nel modello Redditi, e la detrazione verrà così ripartita in dieci anni.

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