Non so se capita anche a te ma, a volte, l’armadio sembra in ordine solo da fuori. Le ante sono chiuse, tutto pare al suo posto, eppure appena le apri ti rendi conto che dentro regna il caos. Quelle pile sbilenche di maglioni, le cinture arrotolate a caso nei cassetti, i jeans piegati che non si capisce mai se siano quelli buoni o quelli da weekend. Tutto questo finisce per rallentare ogni mattina. Perdi tempo, ti infastidisci e magari rimetti su la solita cosa solo per non dover cercare troppo. Così mi sono decisa a cambiare. Non fuori, ma dentro.
Ho scoperto che l’organizzazione interna dell’armadio può trasformare completamente il modo in cui vivi lo spazio. Non parlo di contenitori carini scelti a caso ma di una vera e propria strategia, quasi da interior stylist. Ogni modulo, accessorio o piccolo trucco può semplificare la vita e rendere anche un armadio medio qualcosa di molto più funzionale e bello. Non è questione di avere tanto spazio, ma di usarlo bene. E ora che l’ho sperimentato non tornerei mai indietro.
Armadio sempre in ordine con piccoli trucchi da stylist
Le prime cose che ho cambiato sono state quelle più semplici. Ho inserito dei ripiani mobili extra, uno sopra l’altro, per evitare quelle torri pericolanti di maglioni che cadevano sempre. Bastano anche solo 15 centimetri di spazio per inserire un piano in più, e subito tutto prende forma. Poi ho scoperto gli appendini salvaspazio, una rivelazione.
Riesci a mettere in verticale 4 o 5 capi senza che si schiaccino tra loro e guadagni centimetri preziosi. Perfetti anche per dividere i look da lavoro da quelli del weekend. E, se il tuo armadio ha pochi cassetti, quelli morbidi da inserire nei ripiani sono là soluzione. Io ne ho messi tre, uno per la biancheria, uno per i collant e uno per i pigiami: tutto subito visibile, ordinato, facile da afferrare.
Poi arrivano i cosiddetti “game changer”, quei dettagli che magari non avevi considerato ma che fanno una differenza enorme. Io per esempio ho aggiunto una barra laterale estraibile. Piccola ma comodissima per appendere le borse più leggere, le collane lunghe, qualche sciarpa. Non si ingarbuglia più niente. E alla base, dove prima c’erano solo scarpe buttate, ho messo un ripiano portascarpe estraibile. Ora le vedo tutte in fila, nessuna è nascosta dietro. Ho persino messo delle luci LED con sensore: ogni volta che apro si accendono da sole. Sembra una sciocchezza ma ti cambia la percezione dello spazio.
Ovviamente ogni tipo di armadio ha le sue regole. Quello piccolo a due ante, ad esempio, ha bisogno di un’organizzazione molto precisa. Meglio evitare ripiani troppo alti: io ho messo organizer appesi con tasche per mettere magliette e accessori. Se hai un armadio scorrevole più grande puoi giocare con scatole etichettate e barre divisorie, magari anche un modulo estraibile per le scarpe. E se sei fortunata e hai una cabina armadio o un modulo aperto è fondamentale curare l’effetto visivo: scatole uguali, colori neutri, etichette coordinate.
Ci sono anche errori che tutti facciamo. Io per esempio usavo scatole senza etichette e alla fine ci mettevo dentro di tutto. Poi dimenticavo cosa c’era, e le lasciavo lì per mesi. O ancora: troppi ripiani troppo alti, e le pile diventavano ingestibili. E non parliamo degli appendiabiti tutti diversi. Legno, plastica, metallo. Un caos. Adesso li ho uniformati, ho scelto quelli sottili in velluto e l’effetto visivo è subito più pulito. Anche piegare i vestiti in verticale, come insegna Marie Kondo, aiuta moltissimo. E sorprendentemente ci sta tutto.
La verità è che basta poco. Due accessori giusti, una luce in più, una scatola che finalmente funziona. La differenza la vedi subito ma la senti soprattutto nel quotidiano. Inizi a vestirti meglio, più in fretta, con più piacere. Il guardaroba diventa qualcosa che ti supporta invece di complicarti le cose.
