L’eleganza sottovalutata della Sansevieria: la pianta verticale che arreda con ordine

Con le sue foglie dritte e il profilo essenziale, la Sansevieria è una pianta perfetta per arredare in verticale e dare ordine visivo anche agli spazi più piccoli. Vediamo come!

Molti pensano che le piante da interno servano solo a riempire spazi vuoti, dare un tocco verde, decorare un angolo. Il risultato è che alcune vengono scelte per moda, altre per caso, e spesso si finisce con lo stesso tipo di pianta ripetuto in ogni casa. La Sansevieria, invece, è una di quelle che c’è sempre stata ma non è mai diventata davvero protagonista. Forse perché non ha foglie grandi o fiori appariscenti. Però, chi la guarda bene, nota subito che ha tutto in regola per essere una delle più adatte a chi cerca ordine, rigore e anche meno manutenzione.

Ha un portamento verticale, netto, preciso. Le foglie crescono dritte, senza piegarsi, con bordi definiti e colori che vanno dal verde scuro al giallo, fino all’argento. Non è una pianta che si allarga e proprio per questo, in certi spazi, funziona meglio di tante altre piante. Oltre all’aspetto estetico ha caratteristiche tecniche molto utili in casa: purifica l’aria, produce ossigeno anche di notte, si adatta facilmente a quasi tutte le condizioni. È tra le più resistenti, più pulite, più semplici da curare. E se si sa come inserirla nell’ambiente giusto cambia davvero l’aspetto di una stanza.

Sansevieria e design verticale: come valorizzare gli spazi

In salotto si può usare per riempire un angolo senza appesantirlo. In uno studio, dà un tocco di verde che non distrae. Se inserita in un open space, può servire anche come divisore visivo: basta metterne due o tre in fila, in vasi uguali. Non blocca la vista, ma disegna lo spazio. Per ottenere un effetto più dinamico si può giocare con altezze diverse: una Sansevieria alta accanto a una più bassa, in vasi di forme simili, crea un movimento visivo interessante e sofisticato.

A livello pratico la Sansevieria è una delle piante più resistenti in assoluto. Non ha bisogno di essere annaffiata spesso. In estate può bastare una volta ogni 10-12 giorni, in inverno anche meno. L’importante è che il terreno sia completamente asciutto prima di bagnarla di nuovo. Il ristagno d’acqua è l’unico vero nemico: fa marcire le radici, rovina la pianta e spesso la fa morire. Per evitarlo basta scegliere un vaso con foro sul fondo e un terriccio ben drenante, tipo quello per cactus, o universale con aggiunta di sabbia o perlite.

Sansevieria
Sansevieria e design verticale: come valorizzare gli spazi – designmag.it

Dal punto di vista della luce si adatta bene anche a zone meno illuminate, purché non sia completamente al buio. Preferisce la luce indiretta, ma regge anche in penombra. L’unica cosa da evitare è il sole diretto molto forte, che può bruciare le foglie, soprattutto in estate. Questa adattabilità la rende ideale anche a zone della casa meno utilizzate come ingressi, corridoi, bagni o angoli tra mobili. Non è sensibile agli sbalzi di temperatura, tollera ambienti caldi o più freschi, purché non si scenda sotto i 10 gradi.

Un altro aspetto importante è che la Sansevieria produce ossigeno anche di notte. È una delle poche piante consigliate in camera da letto. Aiuta a migliorare la qualità dell’aria, rimuove sostanze nocive come formaldeide e benzene (lo dice anche uno studio della NASA), e lo fa in silenzio. Non servono grandi composizioni: una pianta in un bel vaso vicino alla finestra basta per fare la differenza. E se vuoi dare più personalità puoi scegliere una varietà diversa dalla classica trifasciata. Esistono versioni mini, cilindriche, a rosetta, più compatte o più alte.

Sansevieria
I benefici della Sansevieria per l’ambiente domestico – designmag.it

Per valorizzarla, serve scegliere il vaso giusto. Se l’ambiente è minimalista un vaso in ceramica opaca, bianco o grigio, mantiene l’equilibrio. Se invece vuoi dare contrasto il metallo nero o il terracotta naturale funzionano bene. Il vaso va proporzionato alla pianta: non troppo largo, meglio leggermente più stretto per mantenere il portamento verticale. Se la pianta cresce troppo o le radici iniziano a uscire dal fondo si può rinvasare ogni due o tre anni, preferibilmente in primavera.

Sansevieria
Sansevieria in bagno, camera o studio – designmag.it

Per chi ha più spazio o vuole creare un angolo verde più strutturato, la Sansevieria può essere abbinata ad altre piante. Funziona bene accanto a foglie larghe e morbide, perché il contrasto tra verticale e orizzontale rende la composizione più dinamica. Anche usata da sola, però, regge visivamente. Una singola pianta, ben scelta e ben posizionata, può fare da elemento di equilibrio in una stanza intera.

Per mantenerla in forma basta davvero poco. Pulire le foglie con un panno umido ogni tanto, per togliere la polvere. Controllare che non ci sia ristagno nel sottovaso. Eventualmente concimare una volta al mese, solo in primavera e estate, con un prodotto per piante verdi. E poi lasciarla in pace. Più di altre piante la Sansevieria non ama essere toccata o spostata spesso. Va messa nel posto giusto e lì lasciata stare. Se si fa così cresce lenta ma costante, sempre dritta, sempre pulita.

Gestione cookie