C’è un filo sottile che lega la musica di Ultimo alla sua vita di tutti i giorni, un filo che attraversa stanze, corridoi e panorami, unisce i palazzi di periferia ai grattacieli di Manhattan e racconta molto più di quanto dica lui nelle interviste. Perché chi conosce Ultimo lo sa: dietro i suoi testi intensi e malinconici c’è sempre qualcosa di più grande, spesso taciuto ma profondamente sentito.
E non è un caso se i fan, curiosi e affezionati, non si accontentano dei concerti o delle stories su Instagram ma vogliono sapere anche dove vive, com’è fatto il suo mondo lontano dai riflettori, quali spazi ha scelto per costruire la sua quotidianità. Un’ossessione? Forse. O forse solo un modo per sentirlo più vicino. Quel che è certo è che le sue case parlano. E raccontano meglio di chiunque altro chi è davvero Ultimo.
Dalla borgata a Central Park: il mondo (privato) di Ultimo
Le case di un artista sono un po’ come i suoi album: ognuna ha un’identità precisa, un suono, un’atmosfera. E in quelle di Ultimo, sparse tra Roma e New York, si sente tutto: il bisogno di rimanere fedele a se stesso, ma anche la voglia di cambiare aria, di reinventarsi, magari anche solo per scrivere con una luce diversa che entra dalla finestra.

A Roma, Ultimo non poteva che tornare alle origini. E lo ha fatto alla grande, ristrutturando una villa proprio a San Basilio, il quartiere dove è nato e cresciuto. Lì ha scelto una casa su più livelli, con spazi ampi e una vista che toglie il fiato, grandi vetrate e una piscina esterna per quei rari momenti in cui può fermarsi a respirare. La casa è un mix perfetto tra il rustico che ti abbraccia e il moderno che ti fa sentire un po’ ovunque nel mondo, ma sempre con i piedi per terra.
E poi, quel parchetto lì vicino, quello che su Google Maps ora porta il suo nome, quasi per magia. Non è roba da rockstar, è roba da ragazzo del quartiere che ce l’ha fatta ma che non ha dimenticato da dove viene.
Dall’altra parte dell’oceano, invece, Ultimo ha trovato il suo spazio a New York, nel cuore pulsante di Manhattan, proprio di fronte a Central Park. Lì vive con la compagna Jacqueline Luna Di Giacomo, figlia di Heather Parisi, e con il piccolo Enea, nato negli Stati Uniti alla fine del 2024. L’appartamento, moderno e luminosissimo, è arredato in toni chiari e rilassanti, con una vista da film e un’atmosfera che sembra fatta apposta per ispirare nuove canzoni – o almeno per schiacciare un pisolino in pace tra un volo e l’altro.
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Ultimo ci ha vissuto per qualche mese, immerso in una realtà completamente diversa, e poi è tornato a Roma, accolto all’aeroporto da una folla di fan in delirio che gli ha ricordato, se mai ce ne fosse bisogno, che casa non è solo un posto, ma anche tutte quelle persone che ti aspettano con un sorriso e magari pure con un peluche per tuo figlio.
Forse è proprio questo il senso delle sue case: non tanto il lusso o il design, ma il fatto che in ognuna di esse, in ogni angolo, Ultimo ha messo un pezzo della sua storia e la sua storia, in fondo, è un po’ anche la nostra.