Vivere in condominio significa spesso doversi armare di pazienza e di un certo spirito filosofico, soprattutto quando arriva la temutissima convocazione dell’assemblea. Sì perché se l’ordine del giorno parla di “lavori straordinari” già sai che il portafoglio dovrà prepararsi a soffrire. E quando si comincia a parlare di terrazze o lastrici solari da sistemare, il dramma è servito.
Si alzano gli occhi al cielo, qualcuno sbuffa, altri cominciano a fare calcoli mentali mentre c’è sempre chi esclama: “Ma scusate, perché devo pagare se quella terrazza nemmeno la vedo dalla finestra di casa mia?” Una domanda sacrosanta a cui non sempre si riesce a dare risposta seduta stante, perché le regole di condominio sembrano scritte apposta per complicare le cose.
Eppure, in questo caso, una soluzione esiste e la legge ha tracciato confini abbastanza chiari tra chi deve mettere mano al portafoglio e chi può continuare a dormire sonni tranquilli.
Ecco quando puoi dire “questa volta passo”: chi paga davvero i lavori sulla terrazza
Quando in condominio si parla di terrazze e lastrici solari da riparare, la prima cosa che viene in mente è che toccherà comunque pagare qualcosa a tutti, a prescindere. In realtà il Codice Civile, con il suo articolo 1126, ha messo dei paletti che per una volta salvano qualcuno dall’ennesima batosta. Non conta tanto se sei proprietario o meno, ma se la tua casa o il tuo box si trovano fisicamente sotto quella terrazza che stanno per rifare.

Se il tuo appartamento è coperto da quel lastrico solare, allora sì che dovrai partecipare alla spesa, se invece ti trovi dall’altra parte del palazzo o su un piano diverso, puoi anche ignorare la questione.
In pratica chi ha l’uso esclusivo della terrazza dovrà pagare un terzo della spesa totale, mentre gli altri due terzi se li dividono i proprietari degli immobili che stanno sotto quella copertura. Se non rientri in questa “colonna verticale” sei esentato da ogni spesa, senza se e senza ma. Ed è anche per questo che, se non paghi, non hai diritto di voto nell’assemblea che approva quei lavori, al massimo puoi interessarti per curiosità o per passare il tempo.
Immagina un condominio diviso in due scale, A e B. Se i lavori riguardano solo la terrazza sopra la scala A, quelli della scala B possono continuare tranquillamente a pensare al loro barbecue del weekend senza dover tirar fuori un euro. E se qualcuno della scala B si dovesse anche azzardare a impugnare la delibera, magari per puro spirito di polemica, la risposta del giudice sarebbe rapida: non paghi, quindi non puoi nemmeno contestare.

Questa logica vale anche nei piccoli condomini, quelli senza amministratore dove le decisioni vengono prese quasi in famiglia. Anche lì, chi non ha immobili sotto la terrazza in questione, è fuori dai giochi. E fuori dalle spese.
Quindi la prossima volta che arriva l’avviso di assemblea per discutere della manutenzione di una terrazza, guarda il soffitto di casa tua: se sopra non c’è quella terrazza, puoi anche non presentarti e stare sereno. La tua tasca, almeno questa volta, resterà al sicuro.