Lampade Foscarini: Caboche, collage di rifrazioni

Caboche è la lampada che Patricia Urquiola ha disegnato per Foscarini ispirandosi alla tradizione vetraria italiana

[galleria id=”1879″]Caboche è la lampada Foscarini che rivisita in chiave contemporanea i vecchi lampadari di cristallo della tradizione vetraria italiana, quelli che da bambini ci divertivano al proiettare l’arcobaleno sui muri e i soffitti. L’ironia vincente stà nell’avvicinare l’icona del lampadario a quella del gioiello proprio attraverso un sofisticato collage di rifrazioni. Il risultato è un design ricco di fascino ed di eleganza. Il diffusore è composto da sfere in polimetilmetacrilato trasparente o giallo oro disposte in forma anulare per moltiplicare la potenza della fonte luminosa centrale.

Caboche è una lampada destinata a diventare protagonista di arredi sia privati che pubblici perché riesce a coniugare l’ estetica accattivante con la leggerezza, due valori sempre fondamentali nel campo dell’arredamento. Il successo commerciale e mediatico della lampada a sospensione ha consentito a Foscarini di ampliare la gamma con le versioni da terra, da tavolo, da soffitto e parete, così potrà raggiungere tutti gli ambienti possibili.
 
In tutte c’ è uno schermo superiore in vetro satinato bianco che garantisce la massima diffusione della luce verso l´alto e uno inferiore per schermare la lampadina e impedire l´abbagliamento. Lampada da terra e da tavolo hanno uno stelo composto da tre sostegni che raccordano la base tonda. Due dimensioni possibili.
 
Il concept è della spagnola Patricia Urquiola, allieva anche di Achille Castiglioni e da noi ben nota per l’ intervista rilasciata a Design Mag, che nel 2001 ha aperto il suo studio di progettazione. Ha collaborato anche Eliana Gerotto, attiva in settori come grafica e l’ industrial design.

Impostazioni privacy