Ladri in casa: i 5 errori fatali che tutti commettono (e cosa fare invece)

Se si ha intenzione di tenere lontani i ladri dalla propria abitazione, occhio a questi 5 errori parecchio comuni.

Sentirsi al sicuro a casa propria è quasi un diritto naturale, peccato che i ladri non la pensino allo stesso modo. Una porta lasciata socchiusa, un cancello aperto o un vicino troppo distratto sono per loro come un invito a cena. E quando capita l’imprevisto, la tentazione di reagire in modo istintivo può trasformare la paura in tragedia.

Può accadere che qualcuno imbracci un’arma contro chi entra a rubare: un gesto che divide l’opinione pubblica e riporta al centro dell’attenzione una domanda scomoda. Cosa bisogna fare davvero quando qualcuno entra in casa tua? La polizia ha provato a rispondere, stilando un vademecum che circola da tempo e che in questi giorni è tornato virale. Al suo interno ci sono consigli pratici e soprattutto la lista dei cinque errori che commettiamo quasi tutti, convinti di “sapercela cavare”, quando in realtà non facciamo altro che peggiorare le cose.

Ladri in casa: i 5 errori che tutti fanno (e come evitarli senza diventare Rambo)

La prima trappola in cui si cade è aprire la porta a chiunque bussi senza controllare chi sia. Lo sappiamo, il postino e il corriere sono sempre i benvenuti, ma capita che tra un pacco e l’altro ci sia anche chi approfitta della nostra fiducia. Bastava un’occhiata allo spioncino o un “chi è?” più deciso, e tanti furti sarebbero stati evitati.

Il secondo errore, forse il più diffuso, è credere di poter affrontare il ladro come se fossimo in un film d’azione. Inseguimenti nei corridoi, colluttazioni improvvisate, addirittura inseguimenti in strada: peccato che nella realtà non ci sia un regista pronto a gridare “stop” e che la situazione possa degenerare in un attimo. La verità è che i malintenzionati vogliono i nostri oggetti di valore, non la nostra vita: se non li sfidiamo, di solito si accontentano e spariscono in fretta.

ladro che tenta di forzare la serratura
Ladri in casa: i 5 errori che tutti fanno (e come evitarli senza diventare Rambo)(designmag.it)

Il terzo sbaglio è il classico riflesso da casalingo disperato: rimettere in ordine dopo la rapina. Si sposta un mobile, si raccolgono documenti, si ripulisce il pavimento, pensando forse di “cancellare” l’episodio. Ma così si cancellano solo le prove utili per la polizia, che troverà la scena bella sterilizzata ma senza tracce.

Poi c’è l’illusione che basti lasciare una luce accesa o una finestra socchiusa “tanto sto fuori solo un’ora”. I ladri adorano questo tipo di leggerezza. Un portoncino blindato, delle persiane chiuse e qualche buon rapporto con i vicini valgono dieci volte più di una lampadina lasciata a consumarsi.

E infine, l’errore che fa discutere più di tutti: affidarsi a un’arma. Sembra la soluzione più semplice, la scorciatoia per sentirsi forti e protetti, ma i dati dimostrano che nella maggior parte dei casi la pistola in casa diventa un rischio in più. La sicurezza non sta nel trasformarsi in giustizieri della notte, ma nel mantenere la calma, trovare un rifugio e chiamare chi di mestiere si occupa di queste situazioni.

Fingere di dormire, ripararsi in una stanza, evitare di gridare o reagire o giocare agli investigatori improvvisati. Non serve fare gli eroi: la priorità è sopravvivere.

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