Se c’è uno spazio della casa che tende a essere trascurato, è l’ingresso. Quella zona di passaggio che tutti attraversano ma in pochi arredano davvero, spesso ridotta a un mobiletto raccogli-oggetti o a un appendiabiti a muro. Eppure, proprio perché è il primo punto d’impatto visivo, è anche uno dei più importanti. L’idea che mi ha cambiato la prospettiva è arrivata da una pianta, o meglio da una specifica: la Zamioculcas zamiifolia. Nessuna struttura ingombrante, niente ripiani pieni di chiavi e volantini. Solo lei, con la sua presenza verticale ordinata, lucida, compatta.
All’inizio l’ho scelta solo perché resiste bene anche in angoli con poca luce, poi ho capito che aveva qualcosa in più. Era discreta ma visibile, dava slancio alla parete, creava un senso di volume senza occupare davvero spazio. Bastava un vaso alto e stretto, magari nero opaco o in metallo, per farla sembrare un elemento d’arredo pensato. Da lì, tutto è cambiato. Ho tolto la console che avevo da anni, ho affiancato alla pianta uno specchio a tutta altezza, e l’effetto è stato immediato. L’ingresso sembrava più grande, più ordinato, più curato.
La forma della Zamioculcas: la pianta che ha sostituito la mia console
Le foglie della Zamioculcas crescono verso l’alto in modo regolare e simmetrico. Non fanno effetto giungla, non diventano invadenti. E soprattutto restano lucide e compatte, anche senza cure continue. Questo la rende ideale proprio per gli spazi piccoli o di passaggio, dove non vuoi qualcosa che sporchi o richieda attenzioni costanti. Una spolverata ogni tanto, una tazza d’acqua ogni due settimane, e lei continua a fare il suo lavoro. Alcune varietà arrivano anche a un metro e mezzo d’altezza, quindi perfette per riempire visivamente una parete alta ma stretta.

C’è anche un trucco che ho visto usare da più di uno stylist: appoggiare sopra al vaso, con una struttura leggera in metallo, un disco circolare che funge da piano d’appoggio. In pratica, la pianta diventa una sorta di mensola viva. Perfetta per una candela, un piccolo svuotatasche, un libro. Il tutto senza perdere leggerezza. Una soluzione che funziona anche negli ingressi più complicati, quelli con poco spazio a terra ma pareti libere. Basta pensare in verticale.
Dal punto di vista stilistico, è una pianta sorprendentemente versatile. Sta bene negli ambienti minimalisti, dove le sue linee pulite rafforzano l’essenzialità dello spazio. Funziona perfettamente anche nello stile scandinavo, accanto a legni chiari e toni neutri, dove aggiunge una nota di profondità e freschezza. In un contesto più moderno o industriale, può diventare un elemento che spezza la rigidità delle superfici metalliche o del cemento.

Anche nelle case più classiche, dove dominano arredi eleganti e dettagli decorativi, la sua compostezza grafica le consente di inserirsi senza stonare. E nei piccoli appartamenti contemporanei, dove lo spazio è poco e ogni oggetto deve essere scelto con attenzione, la Zamioculcas si comporta come un arredo intelligente: poco ingombro, massimo effetto visivo.
Se cerchi qualcosa di decorativo ma non eccessivo, la Zamioculcas è quasi imbattibile. La trovi in tutti i garden center, online, persino da IKEA in versione piccola. E il prezzo varia pochissimo: da meno di 10 euro per una piantina base a 50 per un esemplare grande. Io ne ho comprata una seconda, uguale, e l’ho messa accanto alla porta finestra. Effetto simmetria garantito. Ma anche da sola, in ingresso, funziona benissimo. Una soluzione che ha sostituito del tutto l’idea classica di console. E francamente, non mi manca affatto.