Insufflaggio: la tecnologia emergente per l’efficientamento energetico: altro che cappotto termico

Nel panorama dell’efficientamento energetico degli edifici, il tradizionale cappotto termico sta perdendo terreno a favore di soluzioni più innovative e meno invasive.

L’insufflaggio emerge come la tecnologia del futuro, capace di coniugare prestazioni elevate con praticità e convenienza economica. Mentre i costi energetici continuano a salire e le normative europee si fanno sempre più stringenti, proprietari di immobili e professionisti del settore cercano alternative che permettano di ottimizzare l’isolamento senza stravolgere la struttura abitativa.

La tecnica dell’insufflaggio risponde perfettamente a queste esigenze, offrendo un intervento rapido, economico e sorprendentemente efficace che può essere realizzato senza dover abbandonare la propria abitazione durante i lavori.

L’insufflaggio rivoluziona l’isolamento termico con semplicità e velocità

L’insufflaggio rappresenta una delle soluzioni più innovative e pratiche per migliorare l’isolamento termico degli edifici, combinando efficacia, rapidità e convenienza economica.

Questo intervento consiste nell’iniezione di materiali isolanti all’interno delle intercapedini vuote delle pareti, realizzata tramite piccoli fori che vengono poi sigillati senza lasciare tracce visibili. Il processo, eseguito da personale specializzato, richiede solitamente solo 2-3 giorni e non comporta disagi significativi per chi abita l’immobile.

Tra i materiali utilizzati si trovano fibra di cellulosa riciclata, perlite espansa, schiuma poliuretanica o polistirene in perle: ognuno di essi presenta caratteristiche differenti in termini di conducibilità termica, traspirabilità e resistenza all’umidità, permettendo così di scegliere la soluzione più adatta alle diverse condizioni climatiche e strutturali.

Una foto di una casa in miniatura con sopra un cappello di lana
L’insufflaggio rivoluziona l’isolamento termico con semplicità e velocità – designmag.it

Il principale vantaggio rispetto al cappotto termico tradizionale è che l’insufflaggio non altera l’aspetto estetico dell’edificio e può essere effettuato anche su singole unità abitative in condominio, senza richiedere l’approvazione dell’assemblea. Inoltre, l’intervento è poco invasivo, rapido e facilmente programmabile in qualsiasi stagione.

Dal punto di vista economico, l’insufflaggio è estremamente competitivo: il costo medio varia tra i 25 e i 30 euro al metro quadro, consentendo di isolare un appartamento di dimensioni standard con una spesa compresa tra 2.500 e 3.000 euro. Si tratta di una cifra notevolmente inferiore rispetto ai 15.000-20.000 euro necessari per un cappotto termico esterno completo.

Quando scegliere l’insufflaggio: vantaggi concreti e limitazioni da conoscere

L’insufflaggio si rivela particolarmente efficace negli edifici costruiti tra gli anni ’60 e ’90, che presentano tipicamente murature a cassa vuota con intercapedini di 6-10 centimetri. Prima dell’intervento è fondamentale effettuare un’analisi termografica per verificare la presenza e lo stato delle intercapedini, individuare eventuali ponti termici e valutare l’umidità delle pareti.

I materiali isolanti moderni offrono prestazioni eccellenti: la fibra di cellulosa, per esempio, è completamente ecologica e traspirante, mentre il poliuretano espanso garantisce il miglior coefficiente di conducibilità termica. Tuttavia, questa tecnica presenta alcune limitazioni: non è applicabile su pareti monolitiche piene, richiede particolare attenzione in presenza di umidità di risalita e necessita di professionisti qualificati per evitare discontinuità nel riempimento.

Gli esperti raccomandano inoltre di abbinare l’insufflaggio ad altri interventi complementari, come la sostituzione dei serramenti o l’installazione di sistemi di ventilazione meccanica controllata, per massimizzare l’efficienza energetica complessiva dell’abitazione e garantire un comfort abitativo ottimale in tutte le stagioni.

Gestione cookie