La compilazione dell’IMU può causare qualche difficoltà e portare il contribuente a commettere errori. Per quanto si faccia attenzione uno sbaglio è possibile considerando che non tutti hanno conoscenze economiche e fiscali. Farsi aiutare da un professionista è spetto la scelta migliore ma tranquilli, c’è sempre la possibilità di correggere un errore.
L’IMU è l’imposta pagata dai proprietari di fabbricati e immobili. Una normativa stabilisce chi deve corrispondere la tassa e chi, invece, è esente anche se a volte la linea di demarcazione non è così netta tanto da portare a compiere degli errori. Oltre a capire, dunque, se l’IMU è dovuta o meno per la propria abitazione è bene stare attenti al conteggio dell’importo da corrispondere (è legato alla rendita catastale rivalutata) e al codice del Comune da inserire nel modello F24.
Tanti contribuenti fanno confusione perché indicano il Comune in cui risiedono e non quello in cui è ubicata l’abitazione. Molte volte coincideranno ma altre no. Insomma commettere errori non è raro, l’importante è sapere rimediare.
Come correggere l’errore di pagamento IMU
Da pochi giorni è passata la scadenza dell’acconto IMU, il 16 giugno. Chi non ha pagato potrà procedere con il ravvedimento operoso per pagare meno sanzioni e interessi. La regolarizzazione dovrà esserci anche in caso di importo sbagliato versato entro la data di scadenza. Pagando meno del dovuto si rischia di incorrere in sanzioni di importo piuttosto oneroso.

Non appena ci si dovesse accorgere dell’errore, dunque, bisognerebbe correggerlo prima che il Comune avvii un accertamento. Il ravvedimento operoso, infatti, è accettato solo se l’errore non è stato già rilevato dall’amministrazione comunale. Tale strumento permette di modificare l’errore di pagamento e di pagare il tributo nella giusta misura con l’aggiunta di sanzioni in misura ridotta in base alle tempistiche del pagamento. Prima si procederà con la regolarizzazione minori saranno le sanzioni applicate.
In più si dovranno pagare gli interessi calcolati sull’importo non pagato al tasso legale vigente. Anche qui l’importo dipenderà dai giorni passati dalla scadenza. In caso di dubbi, dunque, meglio verificare subito se il pagamento è stato effettuato e se è corretto. Le vie sono diverse. Accedendo al cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia dell’Entrate oppure rivolgendosi al Comune di residenza presso gli Uffici Tributi o ancora entrando sui siti istituzionali dei Comuni italiani e accedendo alla sezione dedicata all’IMU.
Quindi, se hai qualsiasi tipo di dubbio chiedi al centro che segue le tue pratiche o al tuo commercialista.