Dicembre è il mese più atteso dell’anno. Se da una parte, però, c’è chi li adora perché ha la possibilità di viversi appieno il Natale e stare in famiglia, dall’altra c’è anche chi non lo vede di buon occhio per il pagamento dell’IMU. Chi possiede una seconda casa, infatti, ha l’obbligo di pagare un’imposta, che varia di prezzo.
Introdotta nel 2012, l’IMU ha sostituito la vecchia ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) e può essere applicata sia su fabbricati, terreni e aree edificabili. E, come detto, non ha mai un importo preciso, bensì è calcolata sulla base del valore catastale degli immobili.
Fin qui è tutto chiaro, ma il vero e proprio dubbio amletico – che, fino ad ora, nessuno è mai riuscito a sciogliere veramente – riguarda il pagamento del tributo in caso di lavori di ristrutturazione. Soprattutto chi ha da poco acquistato un secondo immobile e, magari, sta procedendo a metterlo a nuovo, si chiede se è tenuto oppure no a pagare.
A tal proposito, viene chiamata in galla la legge. Stando a quanto si apprende, sembrerebbe che – diversi anni fa – la corte di Cassazione sia intervenuta in merito, rispondendo definitivamente a questo enigma. L’IMU, in caso di lavori di ristrutturazione, deve essere pagata, ma al 50%: ecco quando.
Pagamento IMU al 50% in caso di lavori di ristrutturazione: quando e quali sono i requisiti
Appurato, quindi, che l’IMU deve essere pagata sempre e comunque, è bene sapere i requisiti da rispettare per risparmiare il 50%. Come dice la Cassazione, infatti, non tutti coloro che stanno procedendo ai lavori di ristrutturazione del proprio secondo immobile possono ottenere un’agevolazione del genere.

Per poter risparmiare con l’imposta da pagare nel mese di dicembre, è importante che la casa in fase di ristrutturazione rispetti due condizioni imprescindibili: deve risultare inagibile e o inabitabile. In poche parole, i lavori devono essere tali da rendere l’abitazione, o qualsiasi altro immobile, praticamente inutilizzabile.
Ovviamente, per attestare l’inagibilità è fondamentale che vengano presentati alcuni documenti. In particolare, a quanto pare, sembrerebbe che il proprietario debba necessariamente presentare una dichiarazione al Comune di competenza, allegando una perizia redatta da un tecnico abilitato come un architetto, un ingegnere o un geometra.
Attenzione, però: ogni comune a sé e potrebbe esserci la possibilità che qualche ente richieda qualche altro tipo di documento in più. Quindi, prima di presentare l’istanza, sarebbe opportuno informarsi su tutto ciò che è necessario presentare.






