Sugli immobili donati e le eredità cambia tutto, perché le nuove regole sono rivoluzionarie

Sono in vigore dal 2026 le nuove regole sulle donazioni di immobili, ecco cosa cambia con la riforma che semplifica la procedura per chi acquista o deve far valere i suoi diritti sull'eredità.

Giusto sul finire del 2025 è stata approvata dal governo Meloni una riforma che riguarda in genere il tema dell’eredità e in particolare le successioni e le donazioni. Grazie al Decreto Semplificazioni ci sono nuove regole a proposito degli immobili donati che ogni famiglia farebbe bene a conoscere per prendere le decisioni opportune con maggiore consapevolezza.

La burocrazia in Italia, si sa, è un problema grave che rende la vita dei cittadini più complicata del dovuto, ma già dal primo gennaio 2026 sarà più semplice comprare e vendere casa, in particolare la nuova regolamentazione interessa gli immobili donati nonché le successioni. Vediamo in cosa consistono le novità.

Successioni e donazioni non si sommano

Viene superata la normativa che prevede l’accorpamento tra ciò che si è ricevuto in dono e quanto spetta dall’eredita. In sostanza con il nuovo anno smette di essere in vigore la regola secondo la quale le donazioni ricevute in vita si sommano all’eredità per determinare l’imposta di successione. Quindi quest’ultima sarà calcata tenendo separate le donazioni e le successioni.

Inoltre per le successioni aperte dal 1° gennaio 2025 l’imposta si calcola in automatico con la compilazione del quadro EF della dichiarazione di successione ed è autoliquidata da chi la deve versare. Ci sono tre mesi di tempo per pagare o rateizzare l’importo. L’Agenzia delle Entrate potrà effettuare controlli entro due anni, quindi è sempre bene tenere i documenti per poterli esibire, se richiesto.

Gli immobili donati e acquistati da terzi saranno più sicuri in quanto non si dovranno più restituire

Un’altra novità interessante per chi compra un immobile donato è il fatto di non rischiare più di doverlo restituire se i legittimi eredi fanno causa. Fino ad ora chi acquistava poteva, entro i dieci anni, essere chiamato a restituire l’immobile pur se comprato legittimamente e in buona fede da una persona che lo aveva ricevuto come donazione. Il motivo è che si intendeva leso il diritto alla quota legittima dell’eredità.

mano con mazzo di chiavi di casa
Gli immobili donati e acquistati da terzi saranno più sicuri in quanto non si dovranno più restituire – designmag.it

Con le nuove regole gli eredi legittimari non potranno più chiedere la restituzione dell’immobile al terzo soggetto che lo ha acquistato, ma solo un indennizzo in denaro. In tal modo sono tutti tutelati, sia chi ha acquistato sia chi è stato escluso da un’eredità.

Cosa succede per le successioni in corso

Per quanto riguarda le successioni in corso vige una norma transitoria per cui chi vuole ancora ottenere la restituzione dell’immobile donato e poi venduto a terzi può farne richiesta entro sei mesi dall’entrata in vigore della riforma. Dopo giugno 2026 tutte le pratiche saranno trattate con le nuove regole.

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