La pulizia è importante non solo dentro casa ma anche fuori. Se lo spazio esterno è sporco e poco curato arriveranno insetti e animali vari a portare disagi e malattie. Ognuno si deve occupare della proprietà e tenerla in ordine ma se un vicino non si occupasse della manutenzione?
Quando si tratta di avere dei vicini bisogna sperare che la fortuna assista. Se questi sono rispettosi, educati, simpatici e comprensivi allora tutto andrà per il meglio ma nel momento in cui si incontrano vicini sgarbati, maleducati, incuranti delle regole del buon vicinato ecco che iniziano i guai.
Succede sia in condominio con i dirimpettai che nelle villette a schiera dove in comune non c’è il pianerottolo ma un muretto oppure una recinzione o una spazio piastrellato. Fino a che ognuno rimane nella propria proprietà e non reca disturbo le giornate trascorreranno tranquille ma nel momento in cui alcuni atteggiamenti comporteranno dei disagi allora bisognerà correre ai ripari. L’incuria nella pulizia, ad esempio, a volte è punibile dalla Legge.
Cosa fare se il vicino non pulisce il suo spazio
Si può intervenire solo se l’incuria nella manutenzione o nella pulizia mette in pericolo altre persone. Pensiamo ad un albero pericolante o ad un giardino incolto in cui possono vivere animali potenziali portatori di malattie. In caso di scarse condizioni igieniche che mettono a rischio la tua incolumità o quella di altre persone si può inviare una diffida scritta nella quale si intima di procedere con un’attenta pulizia.

Se la diffida non dovesse portare a nulla allora il passo successivo sarà quello di rivolgersi ad un avvocato. Questo scriverà una lettera in cui si comunica che verrà eseguita un’azione giudiziaria se lo spazio continuerà ad essere sporco. La Legge, infatti, stabilisce che il proprietario di un fondo non può impedire immissioni di fumo e calore, esalazioni, rumori e altri propagazione fino a che si rimane entro i limiti della normale tollerabilità. Superando queste soglie allora l’incuria del vicino sarà punibile con un risarcimento dei danni e con l’obbligo per l’accusato di rimuovere immediatamente lo stato di degrado.
Se il problema è legato alla presenza di animali pericolosi allora in tal caso si potrà richiedere l’intervento dell’autorità pubblica. La situazione andrà segnalata all’ASL di competenza territoriale perché il vicino potrebbe averi violato le norme a tutela dell’igiene pubblica. Infine, se il vicino dovesse gettare cose atte ad offendere, imbrattare e molestare in zone comuni o di uso altrui oppure genera emissioni di gas, vapori e fumo che ne causerebbero quegli effetti allora sarebbe punibile con l’arresto fino ad un mese e una multa di 226 euro.