Basta un angolo, anche piccolo, per mettere insieme tutto quello che serve per lavare, stendere e sistemare il bucato. Ma quando lo spazio a disposizione è un balcone, le cose si complicano: si rischia di ritrovarsi con un angolo disordinato, sempre in vista, che mal si abbina al resto della casa. Non c’è niente di peggio di un esterno curato, pieno di piante e dettagli carini, rovinato da un cesto per la biancheria buttato lì o da detersivi lasciati al sole. Chi ha provato a integrare una lavanderia su un terrazzo lo sa: serve metodo, ma anche una buona dose di senso estetico.
Il punto non è solo dove mettere la lavatrice o come nascondere lo stendino. Il punto è farlo in modo che non si noti troppo. Che tutto funzioni, ma restando in sottofondo. Come quando un mobile si confonde con il resto, oppure quando i colori giusti fanno sparire anche gli oggetti più tecnici. Non serve trasformare il balcone in un angolo di showroom, basta trovare un equilibrio tra funzionalità e bellezza. E imparare a scegliere con un po’ più di criterio.
Come trasformare un balcone piccolo in una lavanderia funzionale
Il primo problema da risolvere è quasi sempre la lavatrice. Dove metterla? Se lo spazio lo permette, la soluzione migliore è un mobile chiuso, di quelli pensati per stare all’esterno. Meglio se in un materiale che resiste alla pioggia ma che ha una finitura discreta. Niente plastica bianca brillante, molto meglio un legno trattato o un PVC effetto legno.
Quando la lavatrice si mimetizza con l’ambiente, già cambia tutto. Se poi sopra si riesce a infilare anche l’asciugatrice, con qualche scaffale in mezzo per detersivi e panni, è fatta. Ma anche in spazi più piccoli basta poco: una tenda su binario o un pannello scorrevole possono fare miracoli.

Il secondo nodo sono i detersivi. Lasciarli in giro in contenitori colorati o mezzi aperti rovina subito l’armonia. Qui il trucco è semplice: contenitori neutri, tutti uguali, magari con etichette. Beige, grigio, bianco. E se c’è un mobile o un armadio, meglio ancora. Ma anche una cassa di legno con coperchio può diventare un ottimo contenitore, se sistemata bene. Basta che non sembri una raccolta punti del supermercato. E vicino, se proprio vuoi lasciare qualcosa a vista, che sia un oggetto bello: una pianta, un vaso, una lanterna.
Lo stendino è l’elemento più complicato da gestire. Soprattutto perché spesso serve lasciarlo aperto. Ma anche qui ci sono soluzioni. Gli stendini da parete a scomparsa, per esempio, sono quasi invisibili quando non servono. Quelli retrattili, che si aprono come una fisarmonica, sono pratici e poco ingombranti. In alternativa, i modelli verticali che si richiudono possono sparire dentro un mobile o dietro una tenda. Se proprio deve restare fuori, almeno che sia in armonia con il resto. Niente plastica blu e verde, meglio colori neutri o materiali naturali.

Tutto sta nel dare un’impressione coerente. Se hai scelto il legno per coprire la lavatrice, allora magari puoi richiamarlo con un piccolo scaffale o con una base per le piante. Se usi vasi in terracotta, allora anche i contenitori possono avere quel tono. Uniformare i materiali, i colori e i volumi aiuta a tenere tutto più ordinato, anche quando non lo è davvero.
L’errore più comune è pensare che, essendo solo un balcone, non serva organizzazione. In realtà è proprio negli spazi piccoli e a vista che l’ordine fa la differenza. Un balcone vissuto, che resta bello anche quando si stendono i panni o si lava una maglietta al volo, è il segreto per vivere meglio la casa. Non serve nascondere tutto, ma farlo bene.