Il trucco dei lighting designer: 5 tipi di luce che fanno sembrare ogni stanza più grande

Scopri come l'uso strategico di luce diffusa, indiretta e d'accento può far sembrare le tue pareti più lontane. Impara i trucchi professionali per eliminare le ombre e aumentare la percezione dello spazio.

Quasi tutti noi, quando entriamo in una stanza che ci sembra piccola, pensiamo subito che la colpa sia dei mobili sbagliati. Forse il divano è troppo ingombrante oppure magari è il colore delle pareti che rimpicciolisce. Ebbene, nove volte su dieci, il vero colpevole è l’illuminazione. Molte case hanno una sola e unica fonte luminosa. Quella vecchia plafoniera centrale in mezzo al soffitto. Questa luce, purtroppo, schiaccia l’ambiente.

I lighting designer sanno benissimo che la luce non serve solo a vedere. È un potentissimo strumento ottico e lo usano per manipolare la percezione lavorando con diversi tipi di luce. Questo crea profondità, elimina le zone d’ombra che chiudono lo spazio. Si ottiene un effetto immediato di casa più grande senza dover cambiare un solo mobile. Basta imparare a usare questi cinque tipi di luce!

Come 5 luci trasformano il tuo mini-appartamento in un loft

Il concetto fondamentale che separa un’illuminazione amatoriale da quella di un designer è il layering. Non si illumina tutto allo stesso modo ma si creano livelli. Il primo, e forse più importante, è la luce diffusa. Questa è la base luminosa che uniforma l’ambiente. Parliamo di lampade con paralume in tessuto chiaro. Oppure di plafoniere opaline o lampade a globo. La luce diffusa elimina quelle ombre nette che fanno sembrare il soffitto più basso e l’effetto finale è che le pareti sembrano ritrarsi, apparendo più lontane.

salotto con plafoniera e camera da letto con luci parete
Come 5 luci trasformano il tuo mini-appartamento in un loft – designmag.it

Una volta creata la base, passiamo alla luce radente. Questo è un vero trick ottico che consiste nell’illuminare la parete dall’alto verso il basso, o viceversa, con una fonte molto vicina. Ad esempio, con applique direzionali o strip LED verticali. La luce che radia sulla superficie enfatizza l’altezza. Sembra che la parete sia stata stirata verso l’alto. Questo crea una percezione immediata di verticalità. È un ottimo sistema per i soffitti bassi e funziona benissimo con le strip LED nascoste dietro la testata del letto o lungo il perimetro di una libreria.

La terza mossa è la luce d’accento. Se una stanza è piccola, non dobbiamo permettere che l’occhio si concentri sulle sue dimensioni ridotte. Dobbiamo distrarlo e la luce d’accento fa proprio questo. Enfatizza un punto focale che può essere un quadro prezioso, una scultura oppure una pianta alta che aggiunge verticalità. Per fare questo siamo spotlight orientabili o mini-faretti direzionati sulle mensole. Illuminando un dettaglio curato, la stanza acquisisce una sensazione di profondità visiva e sofisticazione.

due salotti con tipi di luci diverse
Il layering della luce che ingrandisce le tue pareti – designmag.it

Un altro grande segreto dei progetti luxury è la luce indiretta. Questa tecnica non illumina direttamente l’oggetto, ma sfrutta il riflesso. La luce rimbalza su pareti o soffitti bianchi o chiari. Funziona in modo eccellente per ampliare e alzare visivamente il soffitto. Allarga i perimetri della stanza eliminando le ombre dure. Possiamo nascondere i LED sopra i pensili della cucina ma anche puntare una lampada da terra verso l’angolo del soffitto. Dietro il divano, una cornice luminosa crea un effetto hotel pazzesco.

L’ultimo tipo di luce è il meno conosciuto ma potentissimo: la luce da pavimento. È l’ultima tendenza nell’ interior design moderno. Consiste nell’illuminare la parte bassa della stanza. Un esempio? Strisce LED nascoste sotto un mobile sospeso. O dietro la base del divano. Questo crea l’illusione che i mobili stiano galleggiando ed il risultato è una percezione immediata di maggiore aria.

grande salotto con divani con led e mobile tv con led
L’accoppiata must-have che elimina le ombre claustrofobiche – designmag.it

Quando combiniamo questi cinque tipi di luce, dobbiamo fare attenzione a non creare caos. In una stanza, usiamo al massimo tre fonti attive contemporaneamente. La coerenza della temperatura è vitale. Preferiamo temperature calde (tra i 2700 e i 3000 Kelvin). Le luci calde ampliano visivamente mentre le luci troppo bianche, sopra i 4000K, creano rigidità e fanno sembrare l’ambiente un ufficio. Non dobbiamo illuminare tutto allo stesso modo. L’alternanza tra pieni e vuoti luminosi è ciò che crea la profondità.

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