Il tecnico mi ha spiegato che tenere le porte delle camere che non utilizzo chiuse non mi fa risparmiare

Sono sempre stata convinta di fare la cosa giusta: ogni mattina, dopo essermi alzata, chiudevo con cura le porte di tutte le camere poco utilizzate.

La camera degli ospiti, lo studio dove entro solo nel weekend, persino il ripostiglio. Pensavo fosse il modo migliore per non sprecare calore in stanze vuote e concentrare il riscaldamento solo dove serviva davvero.

Questa abitudine mi sembrava una strategia intelligente per tenere sotto controllo la bolletta del gas, che negli ultimi anni è diventata sempre più pesante.

Poi è arrivato il tecnico per la manutenzione della caldaia e, osservando il mio comportamento, mi ha fatto una domanda che mi ha spiazzata: “Ma lei tiene sempre chiuse tutte queste porte?” Da quella conversazione ho scoperto che stavo commettendo un errore clamoroso.

Il paradosso della circolazione del calore: perché le porte chiuse possono costarti di più

Il tecnico mi ha spiegato un concetto che ha ribaltato completamente la mia visione: il calore si muove naturalmente dagli ambienti più caldi verso quelli più freddi, cercando sempre un equilibrio. Quando chiudo le porte delle stanze non utilizzate, creo delle vere e proprie barriere che impediscono questa circolazione naturale.

Il risultato? La caldaia continua a lavorare a pieno regime nelle stanze riscaldate, mentre quelle chiuse diventano sempre più fredde.

Le pareti che dividono gli ambienti assorbono il freddo dalle stanze non riscaldate e lo trasmettono a quelle riscaldate, creando ponti termici che disperdono calore. La caldaia deve quindi compensare questa dispersione lavorando ancora di più.

Una mano di una persona che apre una porta
Il paradosso della circolazione del calore: perché le porte chiuse possono costarti di più – desingmag.it

Inoltre, nei sistemi di riscaldamento moderni, spesso dotati di valvole termostatiche, chiudere completamente alcune stanze può creare squilibri di pressione nell’impianto.

Se tutte le porte sono aperte, invece, l’aria calda circola liberamente e distribuisce il calore in modo uniforme in tutta la casa, permettendo alla caldaia di mantenere una temperatura costante con meno sforzo e quindi meno consumo di gas.

La strategia corretta: valvole termostatiche e porte aperte per un risparmio reale

Dopo quella rivelazione, ho completamente cambiato approccio. Il tecnico mi ha consigliato di installare valvole termostatiche su ogni termosifone, uno strumento che mi permette di regolare la temperatura in modo indipendente in ogni stanza. Nelle camere poco utilizzate ho impostato le valvole su uno o due, mantenendo comunque una temperatura minima di circa quindici o sedici gradi.

Questo evita problemi di umidità, condensa e formazione di muffa, che possono svilupparsi rapidamente in ambienti completamente freddi. Nel soggiorno e nelle camere da letto, invece, ho impostato le valvole su tre o quattro per garantire il massimo comfort.

La vera sorpresa è stata scoprire che lasciando le porte aperte, la temperatura si distribuisce in modo molto più omogeneo e la caldaia lavora con cicli più brevi ed efficienti.  Ho notato anche che gli ambienti si scaldano più velocemente al mattino e mantengono meglio il calore durante tutta la giornata.

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