Il proprietario può essere cacciato dall’usufruttuario? Cosa dice la legge e come evitare guai

Cosa dice la legge se il proprietario di una casa viene cacciato dall'usufruttuario.

La materia giuridica intorno alle proprietà e alle case è sempre argomento complesso e delicato, ma comunque all’ordine del giorno nelle controversie civili; per quanto alcune situazioni possano sembrarci al limite dell’assurdo, sono spesso la parte centrale di complicati contenziosi fra più parti.

Detto che, data la difficoltà di avere un mutuo e di comprare una casa, sempre più persone optano per prendere una dimora in affitto, cosa succede se ad esempio il proprietario di casa decide di riprendersi l’immobile e di andarci ad abitare?

In questo caso, l’inquilino che ha sottoscritto un contratto ha dei diritti, oppure tutto si annulla di fronte alla proprietario dell’immobile in questione? Il proprietario può essere cacciato dall’usufruttuario? La situazione non è facile come sembra e merita attenzione: la legge è veramente chiara su questo punto, i dettagli da conoscere per sapere come muoversi nell’eventualità questa diventi una situazione concreta.

Proprietario cacciato dall’usufruttuario, la legge è chiara: cosa c’è scritto nel Codice Civile

In termini di usufrutto, l’articolo 982 del Codice Civile comporta il diritto dell’usufruttuario di conseguire il possesso della cosa di cui ha l’usufrutto. A causa di ciò, il nudo proprietario mantiene il diritto formale di proprietà sull’immobile, ma ha un’azione limitata su di questo se c’è il diritto reale di usufrutto a favore di un altro soggetto.

In sostanza, la proprietà non si annulla: il proprietario può vendere l’immobile, donarla o altre azioni, ma non ne ha il diritto di goderne né di possederlo materialmente durante l’usufrutto, poiché queste proprietà spettano all’usufruttuario. Questo significa che se il proprietario dovesse occupare l’immobile senza il consenso esplicito dell’usufruttuario, o contro la sua volontà, compierebbe un atto illegittimo. 

soggiorno e martelletto giudice
Proprietario cacciato dall’usufruttuario, la legge è chiara: cosa c’è scritto nel Codice Civile – designmag.it

In situazioni del genere l’usufruttuario può difendere il suo diritto in sede legale. Qualora ci fosse un accordo specifico tra le due parti, invece, (come un contratto di comodato d’uso gratuito, o anche un contratto di locazione a un canone simbolico o di mercato), allora la presenza del proprietario non è più in quanto proprietario tale, ma come soggetto di un nuovo accordo stretto dall’usufruttuario.

E se, facendo un esempio, anche a seguito di accordo poi l’usufruttuario volesse “cacciare” il proprietario con cui ha stabilito un vincolo? In questo caso, non può più appellarsi al diritto di usufrutto di cui si è parlato poche righe sopra, ma  agendo (qualora ce ne fosse modo) secondo le regole proprie del nuovo rapporto costituito.

Gestione cookie