Il proprietario di casa vuole l’affitto in contanti, è legale? Attenzione a non commettere questo errore o finite entrambi nei guai

Cosa fare se il proprietario di casa chiede solamente i contanti per pagare l'affitto di casa.

I pagamenti in contanti sono vietati dai 5 mila euro in su. Si potrebbe pensare che, di conseguenza, sia possibile versare un canone di locazione di 500 euro, ad esempio, in contanti perché nei limiti previsti dalla normativa vigente. In presenza di un contratto d’affitto, però, le indicazioni sono più particolari. Scopriamole.

Prendere una casa in affitto è l’unico modo per tante persone di avere un tetto sopra la testa. Comprare un immobile, infatti, richiede una spesa eccessiva impossibile da sostenere per molti italiani. Certo il mutuo semplifica l’acquisto ma oltre ad ottenere il “sì” dalla banca servono i soldi a copertura del 20% di valore dell’abitazione non rientrante nel finanziamento a cui aggiungere i costi del notaio, delle imposte e dell’eventuale ristrutturazione.

Insomma, per quanto possa essere fastidioso dover uscire soldi ogni mese che andranno persi, l’affitto è la strada che tanti cittadini sono costretti ad intraprendere. Meglio scegliere con cura l’abitazione valutando l’affidabilità del proprietario. Da inquilini si hanno molte responsabilità ma non sono meno per il locatore.

Cosa sapere sul pagamento in contanti dell’affitto

Pagare l’affitto in contanti è possibile ma a determinate condizioni. Il proprietario dovrà dichiarare le somme percepite dall’inquilino e pagare le tasse su quegli importi. Per i conduttori, invece, non ci sono obblighi fiscali. Questa l’indicazione generale ma bisogna fare molta attenzione perché finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate è facile.

Casa e soldi
Cosa sapere sul pagamento in contanti dell’affitto (Designmag.it)

C’è la normativa antiriciclaggio da rispettare nonché i limiti dei pagamenti in contanti che possono impedire all’inquilino di pagare in contanti. Nel tempo le direttive sono cambiate, quali sono quelle attualmente in vigore? Non c’è alcun divieto specifico nel pagamento in contanti dell’affitto. Significa che questo metodo di versamento è utilizzabile ed è legale restando nel limite di 5 mila euro.

Sono ammessi, dunque, pagamenti per canoni fino a 4.999,99 euro con rilascio della ricevuta. La soglia vale anche quando si accumulano più versamenti in uno a meno che non si mantengano le quietanze di pagamento separate e distinte dimostrando l’esistenza di versamenti distinti e indipendenti. Qualora si dovesse superare il limite si rischierebbero multe da 3 mila a 50 mila euro.

Gli importi salgono fino a multe da 15 mila a 250 mila euro ma solo se i trasferimenti dovessero risultare superiori a 250 mila euro, difficile per un affitto residenziale anche conteggiando gli arretrati. Può capitare di avvicinarsi troppo al limite, invece, in caso di locazione di un immobile commerciale. Qui l’attenzione dovrà essere massima.

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