Il padrone di casa può sfrattarti se hai un animale domestico, come difendersi

Se possiedi un animale domestico è possibile che il padrone di casa possa sfrattarti proprio per questo se non sai come difenderti.

Ci sono diversi contratti di affitto che vietano agli inquilini di introdurre in casa gli animali domestici, soprattutto quando si tratta di condomini. Alcuni proprietari sono più elastici a riguardo se chi sottoscrive il contratto afferma di saper gestire il amico a quattro o due zampe. Bisogna però stare attenti in quanto proprio la presenza dell’animale può diventare motivo di sfratto.

Se siamo nelle condizioni in cui è consentito possedere un cane o un gatto, ciò che potrebbe portare allo sfratto è la cattiva gestione dell’animale. Chi risiede in affitto all’interno di un immobile infatti ha il dovere di preservarlo nelle condizioni in cui lo ha trovato secondo quanto stabilito dal Codice Civile. E se l’animale procura dei danni la responsabilità ricade sul proprietario.

Perché il padrone di casa può sfrattarti se hai un animale domestico

Tra le regole condominiali da rispettare quando si ha un animaletto ci sono anche quelle relative al rispetto del riposo degli altri condomini. Un cane che abbaia in continuazione per esempio può portare a provvedimenti sanzionatori secondo quando stabilito dall’articolo 659 del Codice Civile. Nulla però che possa portare allo sfratto immediato, almeno fino a questo punto.

Evitare lo sfratto per un animale domestico
Il proprietario può sfrattarti se hai un animale domestico quando è vietato. – (designmag.it)

Vediamo però il caso in cui, da contratto ci sia la clausola che vieta di possedere un animale domestico. Per essere precisi va detto che non esiste una legge che stabilisca questo divieto, ma che tutto dipende da ciò che decide il proprietario dell’appartamento o dell’immobile. Se nel contratto è presente però l’inquilino si deve attenere a quanto pattuito.

Stando alla riforma del regolamento condominiale della legge 220/21 i regolamenti condominiali non possono più vietare la detenzione di un animale. Si tratta però di regole che esulano da quello che è il contratto di affitto. Per essere precisi, se si acquista un appartamento si può portare con sé il cane o il gatto in ogni caso, ma se non si è proprietari questo non è sicuro.

Tenere un animale domestico di nascosto sperando di farla franca si configura come una inadempienza contrattuale molto grave, esattamente come può esserlo il mancato pagamento dell’affitto. In caso è necessario far presente il problema al locatore prima della firma del contratto, perché in seguito non sarà possibile far invalidare questa clausola.

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