Ho preso in affitto una casa già arredata ma i mobili che ci sono dentro non mi piacciono: cosa posso togliere e cosa è vietato?

Affittare una casa arredata, cosa si deve tenere e cosa si può cambiare in base ai propri gusti.

Prendere in affitto una casa già arredata è comodo, una volta entrati si ha già tutto ciò di cui abbiamo bisogno solo che non sempre quell’arredamento rispecchia il nostro gusto e può capitare di non sentirci a nostro agio nel mettere piede in una casa che non sentiamo nostra. I mobili sono già lì, pronti ad accoglierti, ma sembrano guardarci con aria di sfida, come a dire: “bisogna che ci sopporti”.

Entrare in uno spazio che è stato pensato da qualcun altro, magari anni fa, con gusti che non hanno nulla a che vedere coi tuoi, fa riflettere su cosa si può fare per adattarsi al meglio in quella casa. Immagina di guardare quel divano con un colore improbabile o quel letto che sembra uscito da un film anni ’80, non inizieresti a chiederti se puoi fare qualcosa per migliorare la situazione? La buona notizia è che qualcosa si può fare ma bisogna sapere come muoversi per non ritrovarsi nei guai.

Affitto arredato: libertà d’arredo o trappola legale? Scopri cosa puoi davvero cambiare (senza rischiare guai)

Prima di iniziare a spostare, coprire o nascondere quel mobile che proprio non sopporti, è bene sapere che un affitto arredato non è solo una casa con qualche sedia e un tavolo. Ci sono regole precise. Il proprietario, per definire l’alloggio come “arredato” e godere dei relativi vantaggi fiscali, deve includere un certo numero di cose basilari, tipo il letto con tanto di coperta o piumone, le tende, i fornelli, un frigorifero che funzioni come si deve, stoviglie, tavolo, sedie, luci e anche quegli strumenti per pulire che puntualmente finiamo per ignorare.

Donna che fotografa una casa e nello specifico un soggiorno
Affitto arredato: libertà d’arredo o trappola legale? Scopri cosa puoi davvero cambiare (senza rischiare guai)-Designmag.it

Insomma, il pacchetto base deve essere completo. Se qualcosa manca, tecnicamente il contratto può anche essere considerato nullo come affitto arredato. Ma mettiamo che ci sia tutto e che però quel tavolino traballante proprio non lo sopporti o hai una poltrona tua che ami alla follia e che vuoi piazzare al posto di quella orribile nella zona giorno. Ecco, puoi farlo. Puoi rimuovere dei mobili, ma a una condizione: devi conservarli bene e rimetterli al loro posto, integri quando lascerai la casa. Ma non è tutto.

Mettiamo che tu decida di riporre tutto in cantina e che si gonfiano di umidità o si graffiano in un angolo del garage, il proprietario potrebbe rivalersi su di te al momento dell’uscita. Il consiglio è sempre lo stesso: avvisa il proprietario, fai due foto e cerca un compromesso. Anche perché spesso, con un po’ di buon senso e un dialogo tranquillo, si trovano soluzioni che vanno bene a tutti.

chiavi di casa che vengono consegnate
Cosa sapere se non ti piacciono i mobili della casa che hai affittato-Designmag.it

Se invece qualcosa si rompe mentre vivi lì , ad esempio il frigorifero o lo scaldabagno, per usura e quindi non per colpa tua, tocca al proprietario sistemarlo. Se lo hai rotto tu è un altro discorso. A quel punto, la riparazione (o la sostituzione) potrebbe toccare a te.

Se sogni una casa completamente arredata secondo i tuoi gusti, magari la prossima volta opta per un affitto non arredato. Altrimenti, cerca di fare pace con quel mobile vintage che tanto detesti: alla fine, potrebbe persino diventare il tuo pezzo preferito visto che ti farà compagnia per un po’.

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