Oggi viviamo circondati da occhi elettronici che sembrano puntare ovunque: nei supermercati, negli uffici, nelle strade e perfino nei citofoni. Quando si istalla una telecamera l’intento è quello di proteggere la propria casa ma può capitare che nell’occhio del mirino della telecamera venga inquadrato il vicino, il suo portone o magari il suo vialetto e la questione cambia da sicurezza a tutela della privacy.
È proprio quello che è capitato a me. Dopo settimane passate a sentirmi osservato ogni volta che mettevo piede fuori casa, ho deciso di averne abbastanza e ho chiesto al vicino di rimuovere le telecamere. Non volevo ostacolare il suo bisogno di sicurezza, ma quei dispositivi erano decisamente fuori legge. Mi sono documentato, esistono regole ben precise su cosa si può e non si può fare quando si installa un sistema di videosorveglianza.
Il grande fratello condominiale: quando la telecamera del vicino è fuori legge
Il nocciolo della questione è semplice, anche se spesso viene ignorato o sottovalutato: non puoi riprendere tutto quello che ti circonda solo perché vuoi sentirti al sicuro. La telecamera fuori casa va bene, ma deve puntare solo nella tua proprietà, non oltre. Non può sbirciare l’uscio degli altri né tantomeno i luoghi comuni dell’edificio.

Se la telecamera è discreta, limitata al tuo angolo di mondo e non trasmette immagini nessuno ti chiederà spiegazioni, non servono permessi particolari. Ma appena quell’obiettivo invade la sfera privata altrui – anche solo in parte – allora la faccenda cambia completamente tono.
La legge, infatti, è piuttosto chiara: se riprendi il vicino, anche solo di striscio, rischi un’accusa di interferenza illecita nella vita privata. Non è una di quelle infrazioni da poco conto. Si rischia la reclusione da sei mesi a quattro anni. E se pensi che basti dire “eh ma non registravo” per cavartela, mi spiace deluderti: anche senza salvataggio delle immagini, la semplice ripresa può costituire reato.
Le stesse regole valgono per i moderni videocitofoni ultra tecnologici così come per lo spioncino digitale, che sembra innocuo, ma può diventare un problema se utilizzato per osservare troppo. Non basta mettere un cartello fuori dalla dove avvisi di videosorvegliare, ma devi comunque stare attento a non inquadrare volti e movimenti che non ti riguardano.
Insomma, la tecnologia ci offre mille strumenti per sentirci protetti, ma non ci autorizza a diventare detective improvvisati o, peggio, guardoni inconsapevoli. A volte, basterebbe un po’ di buon senso per evitare guai. E magari, ogni tanto, fidarsi anche del fatto che il vicino non sia sempre lì per rubarti il giardino o spiarti dal buco della serratura.