Fare lavori di ristrutturazione in casa propria può non essere così semplice come sembra. Pur trattandosi di una proprietà privata se si vive in un condominio ci sono delle regole da seguire, regole dettate dal regolamento condominiale e dal Codice Civile. Ignorarle potrebbe significare finire in Tribunale.
Arriva per tutti il momento in cui ristrutturare casa. L’idea può non essere piacevole sia per i soldi spesi che per l’impegno nel rinnovare ogni ambiente ma bisogna pensare che alla fine dei lavori si potrà abitare nella casa dei propri sogni, disegnata su misura in base ai propri gusti e necessità. In alcuni casi gli interventi possono essere pochi e limitati come una rinfrescata alle pareti, la sostituzione degli infissi o la ristrutturazione solo del bagno.
In altri casi, invece, bisogna intervenire più a fondo cambiando pavimentazione, rifacendo gli impianti, abbattendo muri. Si tratta di lavori che daranno all’abitazione un aspetto totalmente diverso, potranno far sembrare gli spazi più ampi e luminosi. La scelta di abbattere tramezzi per ingrandire gli ambienti, ad esempio, è sempre più comune soprattutto se si desidera un open space con cucina affacciata sul salotto. Siamo certi che tutti i tramezzi si possono demolire?
Attenzione al tramezzo da abbattere, si può finire in Tribunale
Tante persone in fase di ristrutturazione abbattono tramezzi senza porsi tanti problemi. Eppure un muro che apparentemente è non portante potrebbe esserlo diventato nel tempo acquisendo una funzione di sostegno. In tal caso sarebbe sbagliato demolirlo perché potrebbero esserci conseguenze anche gravi sulla stabilità dell’edificio.

Se i lavori di ristrutturazione dovessero causare lesioni la responsabilità cadrebbe sul proprietario che mentre rinnovava casa ha provocato il danno. L’articolo 2043 del Codice Civile stabilisce che chiunque causi un danno ingiusto a terzi dovrà pagare un risarcimento. In più con riferimento al Condominio ci sono gli articoli 1122 e 1125 che sottolineano il divieto di effettuare interventi che potrebbero compromettere la stabilità e la sicurezza dello stabile.
Diverse sentenze tengono conto di queste norme. La Cassazione con l’ordinanza numero 4867 del 25 febbraio 2025, ad esempio, ha condannato un proprietario che abbattendo un tramezzo longitudinale ha provocato danni all’appartamento soprastante. Prima di abbattere un tramezzo, dunque, occorre verificare che pur non essendo un muro portante non sia un elemento di sostegno fondamentale per la stabilità dell’edificio. Essere inconsapevoli della funzione portante non giustifica il proprietario che dovrà pagare i danni qualora ne causasse.