Il business di aprire un B&B nella propria città è sempre più attivo, specie fra i giovani che cercano un’attività remunerativa e soddisfacente. Chi ha una casa in più oppure ne ha comprata una ad hoc per svolgere questa attività, però, deve conoscere bene tutte le regole per evitare brutte sorprese.
Sì, perché ci sono dei casi in cui i B&B possono essere chiusi immediatamente, vanificando eventuali investimenti che sono stati fatti per mettere in piedi questa attività.
I casi in cui i B&B possono essere chiusi immediatamente
Aprire un B&B, specie nelle città d’arte o preferite dalle persone per le vacanze estive, è una buona idea per avviare un business remunerativo e sempre più richiesto. Eppure, ci sono casi in cui i B&B possono essere chiusi immediatamente.

La sentenza 3419/2025 della Corte d’Appello di Roma, ad esempio, ha stabilito il divieto di B&B e affittacamere in condominio. Infatti, le attività di B&B e affittacamere non sono spesso ben accette nei condomini perché possono causare rumori, determinare un uso intenso delle parti comuni e creare un viavai di estranei, che spesso per molti genera poca sicurezza.
La Cassazione ha quindi stabilito che si possono bloccare B&B e affittacamere se il regolamento condominiale contrattuale, in linea generale, vieta attività produttive e locazioni brevi. In pratica se nel regolamento condominiale contrattuale vengono vietate attività produttive e locazioni brevi, il B&B potrà essere chiuso immediatamente.
Si ricorda, infatti, che le clausole del regolamento condominiale di natura contrattuale (che sono obbligatorie anche per gli eredi, aventi causa, inquilini e acquirenti successivi), possono sempre imporre divieti o limitazioni ai poteri e alle facoltà spettanti ai condomini sulla loro esclusiva proprietà. Tuttavia, per farlo, devono essere scritte in modo chiaro ed esplicito e devono essere richiamate nella loro interezza negli atti di acquisto e nei contratti di locazione non essendo sufficiente il mero rinvio al regolamento stesso (Cass. 24526/2022).
Se dunque qualcuno, pur sapendo questo, dovesse aprire un B&B in condominio, il condominio può citare in giudizio i condomini locatori e le imprese locatarie. Il giudice, con provvedimento motivato, disporrà la cessazione delle attività incompatibili. La Corte di Appello di Roma ha anche specificato che è valida e va rispettata la citata clausola del regolamento condominiale che, oltre a vietare le attività produttive, impedisce locazioni degli appartamenti per periodi inferiori a sei mesi.
Di conseguenza, chiunque voglia aprire un B&B o un affittacamere in condominio, deve sempre leggere il regolamento contrattuale e verificare prima se ci siano alcune clausole che vietino l’uso degli appartamenti come affittacamere o bed & breakfast.