Un tempo bastava una copertina piegata sul pavimento e qualche ciotola ai piedi della cucina. Adesso il concetto di “spazio per animali” si è trasformato in qualcosa di molto più interessante e sofisticato. Basta aprire Instagram per rendersi conto di quanti interni domestici siano stati completamente ripensati per rispondere ai gusti (e alle esigenze) dei nostri compagni a quattro zampe. Si tratta di un vero fenomeno culturale: un nuovo modo di concepire la convivenza, dove il cane o il gatto diventano parte integrante del progetto d’arredo.
Si moltiplicano così le idee, alcune sorprendenti, altre geniali nella loro semplicità. C’è chi realizza una parete intera come percorso per gatti, con mensole sospese e punti panoramici, chi trasforma un tavolino in tana, chi crea un piccolo giardino sensoriale sul balcone solo per il cane. E il tutto mantenendo uno stile coerente, elegante, adatto al resto della casa. L’arredo pet, ormai, ha il suo posto accanto a cucine su misura e divani di design. Non è più qualcosa che si nasconde: al contrario, si esibisce con gusto.
Cucce, pareti, percorsi: quando l’arredo pet diventa design
I gatti, si sa, amano guardare tutto dall’alto. Per loro, il mondo è verticale. Non stupisce quindi che tra le soluzioni più diffuse ci siano i salotti a parete pensati proprio per loro. Non solo ripiani sparsi a caso, ma veri e propri percorsi articolati, che abbinano materiali naturali, come il legno chiaro, a corde e amache in tessuto.
Alcuni sembrano sculture astratte fissate al muro, ma sono progettati con precisione per stimolare l’agilità e la curiosità felina. E sono talmente belli che stanno bene anche in un soggiorno minimalista. Il vantaggio è doppio: il gatto ha il suo regno, e tu hai un elemento d’arredo originale e funzionale. Se si vuole iniziare con qualcosa di soft, i cubotti di Ikea sono perfetti da mettere in un mobile libreria.

I cani, invece, trovano il loro paradiso a livello terreno. Sempre più padroni si ingegnano a costruire giardini personalizzati, anche in spazi ridotti. C’è chi dedica una zona del terrazzo con erba sintetica, ciottoli, piante non tossiche e un piccolo lettino (che si trovano facilmente da Ikea). Alcuni progettano persino impianti di irrigazione automatica. Tutto è studiato per stimolare i sensi del cane, dargli un punto di osservazione e una zona tutta sua. Anche in questo caso, l’estetica non viene trascurata: colori naturali, materiali resistenti, coerenza con il resto dell’outdoor.
Se le cucce un tempo erano accessori rimovibili e spesso poco curati, oggi diventano oggetti di design a tutti gli effetti. Alcune sono così belle che potrebbero passare per sculture moderne. RINN, per esempio, ha creato una cuccia sferica in legno e marmo così elegante che viene esposta come pezzo d’arte. Ma anche soluzioni più accessibili, come comodini con nicchie integrate o panchine che nascondono una cuccia, si stanno diffondendo. Il bello è che non stridono con il resto dell’arredo, anzi, lo completano. E piacciono anche a chi non ha animali.

Ci sono poi i progetti più creativi, quelli che fanno dire “ma davvero?”. Come le scale interne pensate solo per animali, porte con incisioni su misura, divani con tunnel nascosti, tavolini che diventano rifugio. In Giappone, alcuni studi di architettura inseriscono nei muri fori circolari per permettere ai gatti di muoversi liberamente tra le stanze. In Occidente, il trend si è fuso con lo stile scandinavo e japandi, dando vita a pezzi sobri ma estremamente funzionali. C’è persino chi personalizza la tappezzeria per evitare che si rovini con le unghie o i peli.
La verità è che i pet oggi vivono le nostre stesse ore, sotto lo stesso tetto. E quando si passa tanto tempo insieme, ha senso costruire spazi che li includano, non che li isolino.