Esenzione IMU per separazione e divorzio: quasi nessuno la sfrutta ed è uno spreco

In seguito alla separazione o al divorzio è possibile richiedere l’esenzione dal pagamento dell’IMU. Chi può non pagare più l’Imposta Municipale Unica?

L’IMU deve essere corrisposta dai proprietari di immobili di lusso o di case che non sono abitazione principale. Cosa accade in seguito ad una separazione? Saperlo è importante perché permetterà di risparmiare molti soldi.

I cittadini che possiedono fabbricati diversi dall’abitazione principale, immobili principali signorile, aree fabbricabili e terreni agricoli hanno l’obbligo di pagare l’IMU, l’Imposta Municipale Unica. Il versamento viene effettuato tramite modello F24 dopo aver calcolato l’importo da corrispondere in base alla rendita catastale dell’abitazione o del terreno. Si può scegliere di pagare la somma in un’unica soluzione oppure in due rate con scadenza il 16 giugno e il 16 dicembre.

La normativa sull’IMU prevede, poi, casi di esenzione. Significa che alcuni proprietari di immobili possono evitare di pagare l’imposta perché esenti. Citiamo, come esempio, i proprietari di case occupate, di alloggi sociali, di unità immobiliari proprietà di cittadini italiani residenti all’estero pensionati nel Paese di residenza. Sono solo pochi casi rispetto a quelli previsti dalla Legge. Oggi ci soffermiamo sull’esenzione prevista in caso di separazione e divorzio dei coniugi.

L’esenzione dal pagamento IMU in caso di separazione e divorzio

Per capire quando spetta l’esenzione occorre fare riferimento alle sentenze della Corte di Cassazione. Nello specifico, in una sentenza è stato ribadito come il contribuente proprietario di un immobile casa familiare assegnata all’ex coniuge in caso di separazione o divorzio sia esente dal pagamento dell’IMU. Pur essendo proprietario dell’abitazione, dunque, non si dovrà corrispondere l’imposta se ci vive l’ex moglie o marito con i figli.

Esenzione IMU dopo la separazione
Quale coniuge paga l’IMU dopo la separazione? (Designmag.it)

Questo perché pur trattandosi di un secondo immobile risulta abitazione principale del coniuge e dei figli. Di conseguenza spetta proprio a chi risiede nella casa il pagamento dell’IMU ossia al coniuge assegnatario della casa familiare. L’ex partner a cui viene assegnata l’abitazione dopo una separazione o un divorzio per viverci con i figli, dunque, dovrà pagare l’imposta.

Per rimanere in tema di esenzione IMU per i coniugi concludiamo facendo riferimento ad un’altra sentenza. Il dibattito verteva sui coniugi con residenza diversa. La Corte Costituzionale ha stabilito come entrambi abbiano diritto all’esenzione dal pagamento dell’Imposta Municipale Unica. La doppia esenzione permette sia al marito che alla moglie di evitare il versamento anche se sposati a condizione che abitino ognuno in una diversa casa per motivi di lavoro, salute o altro. Si è posto così fine alla discriminazione tra coppie sposate e conviventi.

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