I riflettori si sono spenti e Terence Hill si è ritirato non in una villa affacciata sull’oceano o nel silenzio dei monti, ha deciso di restare fedele alle proprie radici.
Il leggendario attore dagli occhi azzurri, quello che con Bud Spencer ha fatto ridere intere generazioni e che poi ha saputo conquistare anche la TV con Don Matteo ha scelto la tranquillità, quella vera, fatta di mattine lente, di verde a perdita d’occhio e di borghi che sembrano usciti da un libro di fiabe, insomma un vero angolo di paradiso.
Il cuore verde di Terence Hill: tra passato, radici e silenzio
Sì, è proprio in Umbria che Terence Hill ha trovato il suo equilibrio, o forse lo ha semplicemente ritrovato, perché qui ci ha vissuto già da ragazzo, grazie alle origini umbre del padre. Niente di troppo appariscente o turistico, anzi, Hill ha scelto un piccolo borgo, Amelia, che di storia ne ha da vendere ma che non ha mai perso quella dimensione umana e raccolta che sembra fatta apposta per chi cerca silenzio e autenticità.
Qui, tra stradine in pietra e panorami che si aprono sulle colline, Terence vive lontano dal clamore, in una villa che non ha nulla da invidiare ai set cinematografici in cui ha recitato: muri in pietra, tanto verde intorno, pochi vicini e nessuna paparazzata.
Certo, la sua presenza non è un segreto per chi abita lì, ma la gente del posto lo rispetta, e lui ricambia con quella riservatezza e gentilezza che lo hanno sempre contraddistinto. Oggi è un signore anziano si ma sempre in forma che ama camminare per i vicoli del posto.
Si gode un meritato riposo, la sua carriera è iniziata quando era giovanissimo, è esplosa con Sergio Leone, consacrata con Bud Spencer e poi ancora reinventata con Don Matteo, serie che guarda caso è ambientata proprio a Gubbio, un’altra perla umbra dove Hill ha lasciato il segno e dove ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria. Coincidenze? Forse c’è qualcosa in questa terra che parla la sua stessa lingua.
E oggi che il ritmo della vita è più lento, l’attore si gode questa nuova fase con la stessa grazia con cui affrontava i duelli sul set. Non c’è più bisogno di copioni, ora basta la semplicità: una chiacchiera al mercato, il profumo del pane fresco, la campagna che cambia colore con le stagioni. Non sarà Hollywood, ma di sicuro è molto più vera. E forse, sotto sotto, è sempre stato questo il suo film preferito.
