Dopo aver venduto la casa che fine fa l’acconto IMU versato? Quando devi continuare a pagare

Hai versato l'IMU ma devi vendere la casa? Ecco cosa succede ai tuoi soldi.

Come ben sappiamo, per le case che non sono considerate prima abitazione (salvo eccezioni particolarissime) è necessario pagare l’IMU, ovvero l’Imposta Municipale Unica; di carattere territoriale e patrimoniale, questa tassa viene pagata annualmente da tutte quelle persone che hanno beni immobili situati nel nostro paese.

Il pagamento dell’IMU è regolato in due parti: l’acconto dell’imposta va versato entro il 16 giugno dell’anno in corso, mentre la seconda e ultima rata (dunque il saldo di quanto è dovuto pagare) va versata  entro il  successivo 16 dicembre, sempre dello stesso anno.

Sostanzialmente, a metà anno e a fine anno, i cittadini proprietari di immobili hanno modo di saldare quanto devono per la loro proprietà, evitando di pagare tutto il contributo insieme. Questa formula di pagamento fa sorgere però un quesito, che in alcuni casi può diventare un problema: cosa succede se si paga l’acconto dell’IMU su una casa e poi questa viene venduta? Fortunatamente, a riguardo, la legge offre una risposta molto precisa.

Vendita di casa e IMU, a chi spetta pagarlo e che fine fa l’acconto?

Come ricordato dal sito laleggepertutti.it, quando una casa viene venduta esistono delle regole per risolvere anche la problematica relativa all’IMU. Come esplicitato dalla La legge 160/2019 (articolo 1, comma 761) vengono contati i giorni di possesso di entrambe le parti in causa, sia del venditore che dell’a acquirente: a quel punto, il pagamento del mese di IMU spetta a chi ha posseduto l’immobile per più tempo in quel mese. Il giorno del rogito viene conteggiato all’acquirente.

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Vendita di casa e IMU, a chi spetta pagarlo e che fine fa l’acconto? – designmag.it

In caso di parità nel conteggio,  l’imposta per quel mese è interamente a carico dell’acquirente; viene di fatto privilegiato il venditore, che non sarà più tenuto successivamente a pagare l’IMU su quell’immobile, proprio perché sta vendendo la sua proprietà.

Le date dei pagamenti sono comunque posizionate in maniera strategica, così che con l’acconto o con il saldo anche chi vende casa può semplicemente pagare per i mesi in cui è stato proprietario dell’immobile.

Ad esempio, vendendo a maggio, a giugno si dovrà pagare (come unica rata) solamente i mesi da gennaio ad aprile, o incluso anche maggio se il rogito avviene alla fine dele mese (o comunque, nel conteggio che si diceva prima, il venditore risulta proprietario per più giorni rispetto all’acquirente).

In caso di vendita dopo giugno, si dovrà semplicemente saldare a dicembre i mesi rimasti fuori dall’acconto, e dunque pagare i mesi di possesso successivi a giugno.

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