In pochi conoscono l’esistenza della figura giuridica del diritto di panorama, una norma in realtà molto importante, che può risultare di difficile gestione nei contesti condominiali e che ha assunto sempre più peso con l’urbanizzazione crescente. In tante città, infatti, la vista panoramica costituisce un bene prezioso a tutti gli effetti, che può influire notevolmente sul valore di un immobile.
L’obiettivo del diritto di panorama è tutelare il valore economico degli edifici e preservarne la visuale, con un focus sulla qualità della vita all’interno dell’immobile. La possibilità di godere di una vista aperta, infatti, non ha solamente un peso economico: un bel panorama contribuisce al benessere mentale dei condomini, migliorando la vivibilità negli appartamenti.
Questo diritto si distingue da quello di veduta, che invece consente al proprietario di un fondo di affacciarsi su quello vicino, senza che siano presenti ostacoli entro una determinata distanza, definita dalla legge. Il diritto di panorama ha una portata più ampia, la quale non riguarda solamente un fondo adiacente ma la visuale sull’intero paesaggio circostante – che potrebbe comprendere aree naturali o suggestivi scorci cittadini.
Cos’è il diritto di panorama e in quali casi si rischiano conseguenze legali
Il diritto di panorama, come quello di veduta, viene tutelato tramite l’imposizione di una servitù negativa. Ciò vuol dire che al proprietario del fondo “servente” è vietata la realizzazione di opere che possano ostacolare la vista altrui. Questo diritto si applica in ambito condominiale nel momento in cui un proprietario costruisce (o modifica) parti dell’edificio che vanno ad ostruire la visione del panorama, impedendo agli altri condomini di godere della vista.

I proprietari che subiscono il danno possono far valere i loro diritti rivolgendosi al responsabile e – nel caso in cui non dovesse funzionare – avviando un’azione legale, come previsto dall’articolo 1079 del Codice Civile. Secondo la normativa, il “titolare della servitù” ha la possibilità di ottenere un riconoscimento del diritto di panorama segnalando “chi ne contesta l’utilizzo” e richiedendo che vengano rimossi “gli eventuali impedimenti e turbative”.
I condomini che risentono dell’ostruzione della vista panoramica possono fare domanda per il ripristino della situazione precedente. Inoltre, il proprietario che ostacola il godimento della vista altrui può essere obbligato a fornire un risarcimento per i danni subiti. Affinché ciò accada, è necessario che i vicini dimostrino l’esistenza del diritto di panorama e che il suo esercizio sia stato precluso dall’ostacolo imposto dal proprietario responsabile.