Direttiva Case Green: arriva l’allarme dalle associazioni su quanto devi pagare

Le associazioni di categoria sollevano delle preoccupazioni sui costi: la direttiva case green necessita di politiche più inclusive.

La Direttiva Casa Green, approvata da poco dal Parlamento europeo, ha generato un acceso dibattito all’interno delle associazioni di settore. Se, infatti, da un lato si riconosce l’importanza di promuovere l’efficienza energetica degli edifici, dall’altro emergono delle preoccupazioni relative ai costi che questa transizione ecologica può comportare per le famiglie e i proprietari degli immobili.

Scopri quali sono queste preoccupazioni sui costi, e perché sono necessarie delle politiche più inclusive e sostenibili per il settore immobiliare, in modo da agevolare una transazione più serena e un futuro più green.

Direttiva case green: ogni associazione allarmata sui costi da pagare

Per prima l’associazione ANCE, tramite la sua Presidente, Federica Brancaccio, ci espone che “ci dovranno essere le risorse a partire da un fondo europeo per la transizione ecologica e un ventaglio di strumenti che dovranno essere sostenuti da tutti. E’ il momento di chiudere ogni scontro ideologico e mettere insieme i migliori strumenti per raggiungere gli obiettivi della Direttiva Ue”. Infatti, non è possibile scaricare sui paesi membri l’intero costo di questa transizione, per questo l’associazione ANCE propone un Recovery Fund ad hoc per le case green. 

direttiva case green cos'è
Direttiva case green: quanto pagare – designmag.it

Anche Unimpresa ha da dire la sua, tramite un suo recente studio che ha messo in luce un dato allarmante: oltre 7,6 milioni di abitazioni italiane, pari al 61% del totale nazionale, sono attualmente classificate nelle categorie energetiche più basse, ovvero F e G. Ciò che risulta evidente è che il costo per adeguare così tanti edifici può essere veramente enorme – si stima si aggiri intorno ai 270 miliardi di euro. L’analisi di Unimpresa solleva un campanello d’allarme sulla necessità di pianificare urgentemente degli interventi di riqualificazione energetica con criterio e attenzione.

Il Codacons lancia un altro allarme sui significativi investimenti richiesti per la riqualificazione energetica delle abitazioni. La spesa per gli interventi di miglioramento risulta compresa tra i 35mila e i 60mila euro per unità abitativa non conforme. Questi costi possono variare a seconda della qualità dei materiali impiegati e della posizione geografica degli edifici. Secondo le analisi del Codacons, gli oneri finanziari imposti dalla normativa europea potrebbero avere profonde ripercussioni sul mercato immobiliare, svalutando gli edifici non conformi.

Ecco quindi perché è corretto continuare il dibattito sulla Direttiva Casa Green, in modo da analizzare costi e benefici, e arrivare alla soluzione migliore per tutti. Questo importante passo verso la sostenibilità ambientale, solleva interrogativi inevitabili, a cui fare molta attenzione. Ciò che queste associazioni di categoria richiedono è una politica più inclusiva e degli strumenti finanziari adeguati.

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