Cosa insegnare ai bambini per non facilitare i furti: le regole salva-casa

Evita che i ladri entrino in casa sfruttando tuo figlio. Insegnagli queste regole.

Proteggere i bambini è giusto ma è altrettanto importante insegnare loro a difendersi e saper agire in determinate situazioni. Sappiamo che si vorrebbero tenere lontani dalle cattiverie del mondo il più a lungo possibile però insegnarli dei comportamenti giusti può salvare la casa ed evitargli un trauma.

Quanto è bella la spontaneità dei bambini, la loro onestà e l’assenza di malizia. Vedono il mondo come un posto bellissimo in cui imparare tante cose e divertirsi. La fiducia negli altri quando si è piccoli è forte, è con il tempo che si impara che purtroppo esistono persone cattive, disoneste e senza scrupoli. Bisogna evitare, però, che la spontaneità dei bambini li metta in pericolo insegnando il prima possibile alcune regole fondamentali.

Non parliamo solo di non accettare passaggi o caramelle dagli sconosciuti ma di direttive che potrebbero evitare un furto in casa. L’innocenza dei più piccoli va protetta ma i bimbi sono anche svegli e non vanno mai sottovalutati. Vediamo cosa insegnare loro senza terrorizzarli ma assegnando compiti che potrebbero renderli felici per la fiducia loro accordata nella protezione della casa.

Sette regole da insegnare ai bimbi per evitare furti

Tramite i giochi di ruolo è possibile simulare situazioni e insegnare ai figli come comportarsi al verificarsi di alcune circostanze. Nel frattempo sarà importante spiegare loro perché agire in un determinato modo adattando la spiegazione all’età del bambino. Si deve evitare di spaventare i bimbi, renderli consapevoli è giusto ma parlando sempre con calma per non scatenare ansia.

Mamma e figlia parlano
Sette regole da insegnare ai bimbi per evitare furti (Designmag.it)

La prima regola da insegnare è di non dire mai “Sono solo in casa” quando suonano al citofono o alla porta o rispondono al telefono. Vanno consigliate frasi alternative come “mamma e papà non possono venire”  oppure “sono occupati” o “Devo prima chiedere a loro”.

Fondamentale, poi, ripetere spesso ai figli di non aprire la porta indipendentemente dalla presenza in casa dei genitori. Tecnico, zio, poliziotto, medico, la porta non si apre. Si avvisano solo i genitori.

Se ai bambini piace rispondere al telefono bisogna insegnare loro di non dare alcuna informazione. La risposta corretta è solo “Richiama più tardi, io non posso darti questa informazione” per poi attaccare. Allo stesso modo si deve dire loro che la condivisione di tutto ciò che riguarda la propria famiglia è sbagliato. Per primi i genitori dovrebbero dare il buon esempio evitando di pubblicare tutto sui social.

E quando i figli avranno accesso ai social network bisognerà ricordargli di non dare informazioni sulla casa, sulle vacanze, sulle abitudini familiari.

Ultime due regole, riconoscere comportamenti sospetti come persone estranee che si notano fuori casa o sconosciuti che fanno troppe domande e simulare presenza in casa se si è soli tenendo la tv accesa o le luci accese in più stanze. Infine è fondamentale insegnare i numeri di emergenza. Quello dei genitori in primis, il 112 e anche il numero di un vicino fidato e di un familiare vicino.

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