Cosa fare quando si riceve un immobile in eredità

Cosa bisogna fare quando si riceve un immobile in eredità? Ci sono diversi step da seguire, riguardanti perlopiù la classica burocrazia

Quasi sempre, l’eredità prevede il ricevimento di beni materiali precedentemente di proprietà del defunto. In alcuni casi si potrebbe addirittura ricevere un immobile, cosa che farebbe felice la persona di turno. Salvo ovviamente condizioni in cui ci sia bisogno di una nuova casa, o comunque di un appartamento che sia pronto all’uso.

Tuttavia, questa improvvisa ondata di felicità potrebbe appiattirsi entro pochissimo tempo. Nel momento in cui si eredita un immobile, infatti, ci si dovrà immergere in una serie di step e procedimenti burocratici che potrebbero rivelarsi ostici. Senza un’adeguata informazione in materia, chiaramente. Ecco quindi, passo dopo passo, cosa bisogna fare.

Immobile in eredità: come ci si comporta?

Uno dei primi procedimenti di cui si sente parlare è la successione ereditaria. Si tratta sostanzialmente del trasferimento nel luogo in cui la persona defunta aveva il suo domicilio, ed è proprio lì che sarà depositata la sua posizione giuridica. A questo punto, il successore può godere di due tipologie di libertà: universale o particolare.

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La seconda posizione è in assoluto quella più vantaggiosa, poiché l’erede non si dovrebbe fare carico di eventuali debiti del defunto. Ne riceverebbe dunque, solamente i beni. A questa successione segue anche una dichiarazione apposita, la quale sarà necessaria in caso di eventuale vendita della casa ricevuta in eredità.

La dichiarazione di successione dovrà essere presentata entro 12 mesi dalla data di decesso. Arrivati a questo punto, l’erede potrà accettare quanto ricevuto esplicitamente o tacitamente. In entrambi i casi si dovrà dunque seguire lo step successivo, ovvero la tassazione. Quando si riceve un appartamento o una casa in eredità, uno degli aspetti più critici potrebbe riguardare proprio le tasse che le ruotano intorno.

Più il grado di parentela è stretto, più l’aliquota sarà vantaggiosa. I figli avranno infatti delle aliquote pari al 4%, mentre per i parenti più remoti questa cifra potrebbe addirittura raddoppiare. Vengono conteggiate l’imposta catastale e quella ipotecarie, che possono presentarsi in forma agevolata in caso di prima casa.

Dopo aver sbrigato queste questioni presso le sedi opportune, solitamente Caf o studio notarile, cosa si potrà fare dell’appartamento in questione? Si potrà optare per una vendita definitiva oppure per un affitto, breve o a lunga durata. La scelta cambierà a seconda delle preferenze del proprietario, o dei proprietari nel caso in cui ci dovessero essere più eredi coinvolti.

 

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