Condominio, se ci sono lavori urgenti non puoi opporti: devi aprire la tua casa (ma ci sono limiti)

La proprietà privata non conta così tanto quando in un condominio ci sono lavori urgenti da fare. Bisogna aprire la porta di casa. 

Conoscere il Codice Civile e il Regolamento condominiale permette di evitare guai quando si vive in un condominio. Ci sono molte norme che disciplinano i rapporti tra vicini e il comportamento di ogni condomino. Conoscerle tutte è impossibile ma le più importanti consentiranno di difendere i propri diritti al momento giusto.

Nessuno può entrare in casa d’altri senza il consenso. Questa è la direttiva generale ma ci sono delle eccezioni da conoscere soprattutto se si vive in un condominio. Il diritto di proprietà è indiscutibile e inviolabile ma non sempre e comunque, Ci sono casi in cui diventa necessario entrare in una casa anche senza permesso del proprietario.

Capita, ad esempio, quando ci sono lavori urgenti da effettuare come l’impermeabilizzazione del terrazzo per evitare che piova in casa ad altri condomini. Lo ha stabilito il Tribunale di Siena obbligando una condomina a consentire l’immediato accesso degli operai al lastrico solare di sua proprietà. L’ordinanza evidenzia come davanti ai diritti primari il diritto di proprietà passa in secondo piano. Nessuna lamentela, ostruzione o veto può bloccare determinati lavori se servono per tutelare la collettività e i beni comuni.

Quando è un obbligo aprire la porta agli operai

Per quanto può essere un fastidio far entrare operai in casa e consentire loro di effettuare del lavori che comporteranno disturbo a volte è necessario farlo. Il caso analizzato dal Tribunale di Siena serve per chiarire la normativa. Dal lastrico solare provenivano gravi infiltrazioni d’acqua. I tecnici durante un sopralluogo hanno trovato muffe estese, distacchi di intonaco, efflorescenze, allagamenti e malfunzionamento dell’impianto elettrico.

Operaio al lavoro
Quando è un obbligo aprire la porta agli operai (Designmag.it)

La situazione era, dunque, preoccupante perché minacciava la sicurezza e la salubrità dell’ambiente. La delibera dell’assemblea condominiale sull’esecuzione immediata dei lavori per l’impermeabilizzazione del lastrico solare, però, non è bastata per convincere la condomina proprietaria di quel lastrico ad accordare l’accesso alla sua proprietà Da qui il ricorso al Tribunale con il Giudice che ha accolto la richiesta del condominio con riferimento all’articolo 700 del Codice Civile.

Si basa su due requisiti che danno diritto al provvedimento cautelare. La parvenza del buon diritto – i condomini avevano il diritto di intervenire perché il lastrico svolge una funzione di copertura per tutto l’edificio – e il pericolo del ritardo. La situazione era già pericolosa, un eventuale ritardo avrebbe aggravato i rischi. Di conseguenza il Giudice ha imposto alla proprietaria del lastrico di far avviare il cantiere consentendo l’ingresso nella sua area privata.

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