Per evitare guai i condomini devono essere a conoscenza delle conseguenze del pignoramento del condominio. In realtà dovrebbero cercare di non arrivare all’espropriazione forzata del bene risolvendo la situazione subito dopo l’arrivo del Decreto ingiuntivo.
Il pignoramento del condominio scatta nel momento in cui le spese condominiali non vengono pagate e si accumulano debiti. Può capitare perché alcuni proprietari pensano di fare i furbi non versando le proprie quote oppure perché non hanno le disponibilità economiche per corrispondere quanto dovuto o ancora se l’amministratore imbroglia i condomini per arricchirsi e poi sparire. Nel momento in cui i fornitori non ricevono quanto pattuito hanno la facoltà di attivare una procedura giudiziaria al fine di recuperare le somme spettanti.
Il primo passo sarà quello di rivolgersi al Tribunale per ottenere un Decreto ingiuntivo ossia un titolo esecutivo che permette ai creditori di dare il via alle azioni forzate di recupero. La notifica arriverà presso lo studio dell’amministratore e questo dovrebbe attivarsi affinché i condomini paghino quanto dovuto per saldare il debito entro il termine prefissato che di solito è di dieci giorni. Se non dovesse accadere scatterebbe il pignoramento di tutto lo stabile.
Cosa succede dopo il pignoramento del condominio
Indipendentemente da chi ha pagato e chi no le spese condominiali tutto l’edificio verrà pignorato in caso di debiti. Nello specifico il pignoramento si attiverà sui beni del condominio ossia sul conto corrente condominiale al fine di colpire le risorse comuni. Se sul conto dovesse esserci una disponibilità limitata allora il creditore potrà rivalersi sui singoli proprietari.

Inizialmente si tenterà di far pagare i condomini morosi. L’amministratore dovrà fornire l’elenco con i nomi ai creditori e ad essere pignorati saranno i beni (stipendio, conto corrente, auto) dei singoli morosi. Nessun condomino sarà obbligato a saldare l’intero debito dell’edificio ma la sua parte secondo le quote millesimali. Nel momento in cui i morosi non fossero in grado di coprire la quota dovuto ecco che i creditori potranno rivalersi anche sui condomini che hanno sempre pagato regolarmente.
Generalmente si tende ad evitare questa possibilità ma dove necessario saranno coinvolti i condomini senza colpe. Spetta all’amministratore pretendere il pagamento da parte dei morosi, in realtà anche prima di arrivare al Decreto ingiuntivo. Il professionista ha i poteri specifici per agire in via giudiziaria contro i morosi, deve usarli per togliere dai possibili guai i condomini che si sono sempre comportati correttamente.